Canapa Oggi: perché è oggi che la canapa va presa sul serio
Una coltivazione millenaria, di origine cinese, che ha accompagnato l’umanità in quasi tutti i paesi del mondo e dalla quale sono derivati usi tra i più disparati ed efficaci: cordami, tessuti, carta, farinacei, mangime per animali e medicinali. Si hanno testimonianze dell’uso della Canapa già ottomila anni fa.
Eppure, la vista di una foglia di questa pianta viene automaticamente associata a tutto, fuorché a una coltivazione di qualche utilità pratica, economica, ambientale e sociale. Una campagna proibizionistica lunga decenni è riuscita nell’intento di cancellare la nostra memoria storica; soprattutto in Italia. Un Paese che in questa coltivazione era leader indiscusso: ancora ai primi del Novecento, il 50% della canapa commercializzata nel mondo era di origine italiana. E nelle cassapanche delle nostre nonne, ove ancora ci siano, interi corredi di canapa resistono all’usura del tempo.
Dietro l’immagine della foglia lanceolata, svilita a emblema di droga illegale, si cela una nuova opportunità di sviluppo per l’agricoltura nazionale, ma non solo. Perché la Canapa rappresenta un vegetale nobile, ecosostenibile, versatile, dalle straordinarie proprietà, sul quale incentrare un modello di sviluppo economico a impatto ambientale quasi nullo.
Di tutto questo vogliamo parlarVi, nel nostro bollettino informativo Canapa Oggi; proprio oggi che una Legge, in vigore in Italia dal 14 gennaio 2017, riapre la possibilità di impiantare canapa nel nostro Paese. Vogliamo accompagnare questo rilancio con un’informazione puntuale, accurata, che presenti le donne, gli uomini, le imprese e gli istituti di ricerca che stanno investendo in questo sviluppo. La coltivazione della canapa è una questione cruciale, un argomento che merita di essere affrontato con la massima serietà. Seguiteci!
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