Coldiretti Avellino per il rilancio della filiera della canapa in Irpinia
Si allarga, quasi a cadenza quotidiana, il fronte di produttori, rappresentanze imprenditoriali e agricole, istituzioni locali e regionali che riconoscono le grandi potenzialità della canapicoltura e che ne vogliono promuovere una nuova affermazione in Italia. Alla nascente schiera si aggiunge definitivamente Coldiretti Avellino per il rilancio della filiera della canapa in Irpinia, territorio che da questa branca dell’agricoltura potrebbe trarre una forte possibilità di sviluppo.
La rappresentanza dei coltivatori diretti (link alla sezione di Avellino) sta lavorando a un progetto di rilancio della filiera che è stato appena presentato a Vallesaccarda, borgo eco-gastronomico dell’Irpinia, in provincia di Avellino, nella Baronia, area a protezione speciale compresa fra il torrente Fiumarella, il fiume Ufita e il fiume Calaggio.
All’incontro dal titolo “Il Biodistretto della filiera della canapa in Irpinia” , oltre a Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania e Avellino e a Gerardo Palladino, vicedirettore di Coldiretti Avellino, erano presenti, tra gli altri, Franco Archidiacono, sindaco di Vallesaccarda, Domenico Gambacorta, presidente della Provincia di Avellino e Vanni Chieffo, presidente del Gal Irpinia.
Il tutto con la partecipazione della Comunità Montana dell’Ufita, CNR–ISAFoM, CNR Ivalsa-Firenze, CNR-ISAvellino, Università degli Studi di Napoli Federico II, ItalCanapa e CIP-Canapa Info Poin.
“Si stanno gettando le basi per una filiera che assorba quantità interessanti di prodotto, peraltro già coltivato da alcune aziende irpine – ha detto Salvatore Loffreda – La produzione agricola deve fare adesso un salto di qualità, chiudendo la filiera con l’agroindustria, per produrre fibra, semi, farine e derivati. La canapa può essere una preziosa opportunità per la nostra agricoltura”.
Coltivazioni di canapa già diffuse in diversi centri come a Lioni, Nusco, Volturara, Montemarano, “con un’agricoltura innovativa e ad alto reddito – ha rimarcato Loffreda – Sulla redditività della coltivazione al momento incide la mancanza dei centri di trasformazione del prodotto grezzo, la cui creazione andrebbe incentivata. Bisogna fare rete con le istituzioni per operare su un mercato sostenibile e in forte crescita. Coldiretti è convinta che si tratti di un progetto ambizioso e utile per consolidare il settore agroalimentare irpino”.
Anche in questa occasione che ha visto Coldiretti Avellino per il rilancio della filiera della canapa, sono state sottolineate le tante proprietà della pianta in questione, utilizzabile in ogni sua parte per le più svariate lavorazioni e filiere, alimentare, tessile, medico e industriale, edile, tecnologica, oltre alla capacità di una bonifica naturale di suoli contaminati da metalli pesanti e al ridare vitalità a suoli se la canapa viene inserita in un regime di rotazione con colture di cereali: queste ultime ne traggono grande beneficio e maggiore capacità produttiva.
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