Canapa terapeutica, otto ettari in Abruzzo, Enecta investe nella Valle Subequana
È un’azienda italo-olandese che esiste da sette anni, punta sulla canapa a uso terapeutico e vuole coltivarla in Italia. Adesso l’Enecta investe nella Valle Subequana, ha già scelto otto ettari in questa porzione del territorio abruzzese in provincia dell’Aquila e lo ha fatto non a caso.
Questa valle, l’antica Ruris Super Aequor, è a prevalenza collinare con un territorio a una quota media di 500 metri sul livello del mare, attraversata dal fiume Aterno, delimitata da antichi borghi medievali e dal massiccio appenninico abruzzese che vede spiccare il Monte Sirente.
A far decidere i vertici dell’Enecta, sede ad Amsterdam, guidata dagli italiani Marco Cappiello e Jacopo Paolini, sono state le particolari condizioni climatiche della location abruzzese che consentiranno di ottenere una precisa risposta vegetativa della pianta.
In breve, nella Valle Subequana c’è una notevole escursione termica fra il giorno e la notte, così la pianta per “sopravvivere” dovrà proteggersi e produrrà più resina, la percentuale di cannabidiolo CBD sarà più alta, favorendo poi l’estrazione di elementi utili alla produzione di preparati medicinali (leggi qui per le proprietà di questi elementi).
“Siamo molto soddisfatti di questa prima coltivazione che sta partendo in Abruzzo in un settore emergente che può portare una ventata di novità importante nel mercato italiano – ha dichiarato Marco Cappiello ad AbruzzoLive – Siamo noi stessi a produrlo: i semi che verranno coltivati tra qualche giorno sono registrati dall’UE all’interno di un circuito controllato”.
Molto particolare la forma data all’azienda. È vero, l’Enecta investe nella Valle Subequana, ha sede nei Paesi Bassi, ma non è un caso la scelta di terreni agricoli italiani: come mission aziendale c’è innanzitutto la proposta di canapa che sia coltivata solo ed esclusivamente in Italia scegliendo solo varianti di Cannabis Sativa capaci di produrre il più alto valore di CBD. I campi devono essere certificati, senza l’uso di pesticidi o presenza di metalli pesanti, per una coltura totalmente Bio.
Come sottolineano nel sito web aziendale, a fianco dei coltivatori operano “scienziati, botanici ed educatori che lavorano su un obiettivo semplice: restituire alla cannabis il rispetto di essere coltivata e venduta in modo equo. Non ci sono prezzi di markup alti per qualcosa che la natura ci ha soprattutto donato. Si paga ciò che è giusto, passiamo il tempo a fare quello che sappiamo fare meglio. Estratti di cannabis”.
Per confezionare i prodotti finali, alla Enecta utilizzano l’intero spettro di cannabinoidi e terpeni estraibili dalla pianta.
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