Visa, MasterCard, sistema PayPal bloccano transazioni prodotti svizzeri con CBD
Sembra incredibile, invece è realtà. Visa, MasterCard, sistema PayPal bloccano le transazioni su prodotti svizzeri con CBD. Le due società di carte di credito hanno sede negli Stati Uniti, dove la legislazione contiene ancora norme equivoche, quindi non consente il commercio di questo tipo di prodotti per la presenza – seppure estremamente minima – di Thc. Eppure si tratta di prodotti di canapa legale nel Paese elvetico e non solo, la cosiddetta canapa light.
La notizia è stata riportata per la prima volta dalla testata “20 minuti” e vede al centro anche il caso di Raffaele Carmine del portale online Kingnature.ch: “È senz’altro una limitazione importante, una bella mazzata… Si tratta delle due maggiori carte di credito, quindi hanno un enorme potere sul mercato”.
Solo uno su 26 prodotti nel suo negozio contiene CBD, ma adesso a Raffaele Carmine si pone una scelta quasi obbligata dettata da un fatto: o rimuovere il prodotto dal listino della sua azienda o non essere più in grado di gestire le transazioni con carta di credito su tutti i prodotti.
“Hanno posto questi limiti a causa delle leggi straniere, ma non è possibile che possano fare tutto quello che vogliono” ha sottolineato Carmine che, a sua volta, ha cercato di spiegare ai manager di Visa e MasterCard in Germania che si tratta di un prodotto con capsule a base di CBD che dispongono di un certificato di commerciabilità valido per la Svizzera.
“Questo elemento a loro non importa, perché il punto fondamentale è che contiene tracce minime di THC – ha concluso Carmine – Non ci inchineremo, né ora né mai, a questa situazione”.
Secondo fonti interne citate dalla testata “20 minuti”, Mastercard e Visa avrebbero messo in una lista nera tutti i rivenditori di prodotti a base di cannabidolo, rendendo di fatto impossibili le transazioni per l’acquisto di questo tipo di merce, in breve “non vogliono essere perseguite per transazioni illegali” rispetto a sostanze ritenute proibite secondo la legislazione Usa, anche se le vendite avvengono in nazioni dove questi prodotti sono riconosciuti dai rispettivi sistemi legislativi.
“I nostri pagamenti tramite PayPal sono stati bloccati durante la notte, senza preavviso – ha dichiarato Nicolas Perez, responsabile della consegna CBD a Ginevra – Stiamo parlando di grandi somme, e come non ci aspettavamo, c’è stata una cattiva gestione di tutta la vicenda. Siamo stati in grado di parlare con Paypal e loro sanno che questa sostanza è legale in Svizzera. Ma è la loro legge, e non si adattano”.
Così il negozio di Perez sta cambiando il sistema di pagamento on-line, dopo aver fermato le vendite per dieci giorni: “Per fortuna, il denaro bloccato non è perduto, ci verrà restituito dopo un periodo di revisione di 180 giorni”.
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