“Canapa in Terra di Lavoro”, nato il nuovo comitato patrocinato dalle curie di Aversa e di Napoli
È stato appena formato ad Aversa, in provincia di Caserta e sta muovendo i suoi primi passi. Si tratta del Comitato “Canapa in Terra di Lavoro” che intende promuovere la coltivazione della canapa sativa in modo da ampliare soluzioni all’inquinamento ambientale e dei terreni grazie a tecniche naturali con la canapicoltura, combattere la disoccupazione soprattutto giovanile e sviluppare la ricerca scientifica anche attraverso lo studio sulle potenzialità e utilizzo delle molecole THC e CBD già dimostratesi efficaci nella lotta contro i tumori (leggi questo articolo sulle proprietà antitumorali e quest’altro sulle capacità nella riparazione di fratture ossee).
Il progetto è condiviso e patrocinato dalle curie di Aversa e di Napoli. Il comitato promotore è composto da don Emilio Nappa, direttore dell’Issr di Aversa, Maria Rosaria Rondinella, presidente dell’Associazione Buona Sanità Onlus, Luciano Lo Celso, presidente dell’associazione umanitaria Onifar Italia e la bioeticista Mariarosaria Romano.
A presiedere il Comitato èl’esperto di finanza etica, Luigi Benigno.
Il nome dato al coordinamento non è certo dato dal caso, ma affonda nelle radici storiche del territorio visto che Aversa sta al centro dell’Agro Aversano, parte molto vasta dell’antica Terra di Lavoro o Campania Felix. La città fu fondata nel 1029, secondo documentazione ufficiale, da Rainulfo Drengot, divenendo il primo possedimento normanno nella penisola italiana e da dove iniziarono le successive conquiste normanne nel Sud Italia.
con il contributo del lancio stampa Agenzia Nova
Commenti recenti