Atella di Napoli rinasce a nuova vita con la semina della canapa
Atella di Napoli, comune esistito dal 1928 al 1946 unendo tre comuni nella provincia Terra di Lavoro. Oggi rinasce a nuova vita con la semina della canapa compiuta il 16 maggio 2017 richiamando i tempi in cui la canapicoltura era una produzione di pregio in Italia e in questi luoghi.
E, simbolo fra i simboli, i campi interessati sono stati quelli attorno all’ex edificio comunale.
Tutto è nato da un’idea di Giuseppe Dell’Aversana, sindaco di Sant’Arpino e Presidente della Conferenza dei Sindaci Atellani, proposta che il primo cittadino presentò all’assemblea del Convegno sulla coltivazione della Canapa organizzato e andato in scena il primo maggio nei saloni del Palazzo Ducale della stessa Sant’Arpino.
La semina è stata decisa con l’idea di compiere un atto simbolico facendo ricrescere una pianta che fu vitale per l’economia di questi luoghi attorno a un ex edificio ufficiale che rappresentò l’unione amministrativa di tre comuni dell’area voluta in epoca fascista. Si tratta della stessa Sant’Arpino, poi Orta di Atella e Succivo, realtà cittadine che tornarono poi alla loro amministrazione indipendente, centri urbani che in questo 2017 hanno voluto dare vita a questa iniziativa coinvolgendo anche le scuole.
All’evento era presente anche Donatella Cagnazzo, capo della delegazione casertana del Fai, il Fondo Ambiente Italiano
Il tutto è stato realizzato con la Società Cooperativa Agricola “Canapa Campana” che ha regalato i semi di cannabis sativa, piantati poi dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Rocco – Cavaliere Cinquegrana” di Sant’Arpino, dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” di Succivo, dell Circolo Didattico e della Scuola Media “M. Stanzione” di Orta di Atella. Semina che ha visto il supporto di Francesco Muggione, agricoltore che fa parte di Canapa Campana.
L’ex edificio municipale di Atella di Napoli rappresenterà sempre più il passato colturale e dei beni storico-ambientali se si riuscirà a realizzare l’idea dei tre comuni per un accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali, documento che dovrebbe sancire la riqualificazione del palazzo con il trasferimento del polo museale.
“La semina della canapa di questa mattina ha una doppia valenza simbolica – hanno detto il sindaco Giuseppe Dell’Aversana e Ivana Tinto, presidente del Consiglio comunale di Sant’Arpino – sia per il luogo, suggello dell’identità atellana, che per la riscoperta della canapa, di questa antica fibra vegetale dalle molteplici proprietà. Di concerto con i dirigenti scolastici del comprensorio atellano abbiamo coinvolto le scolaresche per avvicinare le nuove generazioni alle proprie tradizioni storico-culturali”.
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