La Puglia approva la legge regionale sulla coltivazione della canapa: stanziati 1,5 milioni dal 2017 al 2019
Ed ecco che dopo un cammino lungo ma rapido anche un’altra regione aggiunge un suo provvedimento legislativo a favore della filiera della cannabis. La Puglia approva la legge regionale sulla coltivazione della canapa, quindi regolamentazione piena per la promozione della coltivazione e della trasformazione della canapa.
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Cristian Casili (M5S)
Lo ha deciso il Consiglio regionale pugliese con voto favorevole e unanime sulla proposta di legge di promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi e ambientali, progetto di legge che ha visto come primo firmatario il consigliere regionale Cristian Casili (Movimento 5 Stelle).
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Giovanni D’Arcangelo Liviano (gruppo Emiliano Sindaco di Puglia)
La legge approvata si basa appunto sulla proposta presentata all’Assemblea regionale dopo l’inclusione degli emendamenti proposti in Commissione Attività produttive dal governo regionale e di alcune parti della proposta di legge presentata da Gianni Liviano (EsP) con altri consiglieri per realizzare una filiera agro-industriale regionale che avviasse la produzione della canapa.
Tornando al vivo della nuova legge regionale, potrà godere di incentivi e viene ammessa la canapa del tipo Sativa con un contenuto di THC (tetraidrocannabinolo) inferiore allo 0,2 per cento e non superiore allo 0,6 per cento rispecchiando i dettami della legge nazionale.
Inoltre, la pianta deve essere coltivata secondo le pratiche dell’agricoltura biologica e integrata.
Per gli incentivi, la prima dotazione di 1,5 milioni è stata spalmata in tre anni, per il 2017 sono 100.000 euro, per il 2018 si arriva a 600.000 e per il 2019 si chiude in bellezza con 800.000 euro.
Argomenti su cui in Puglia si è estremamente sensibili sono la riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, della desertificazione e della perdita di biodiversità.
Su tutto questo si considera la canapicoltura come strumento perfetto per soddisfare queste tre sfaccettature.
Per quanto avvenuto poi in zone critiche e fortemente contaminate della regione, l’amministrazione pugliese è ancora più sensibile sulle capacità di risanamento dei suoli grazie alla coltivazione della canapa, tanto che questa possibilità di coltura è inserita fra gli interventi che possono godere di finanziamento.
Fra le altre tipologie che possono essere sostenute dalle risorse regionali assegnate al triennio 2017-2018-2019:
- attività di ricerca per l’individuazione delle varietà di canapa più idonee alla coltivazione nel territorio regionale;
- le attività di coltivazione, raccolta, movimentazione, stoccaggio e realizzazione di impianti per la lavorazione, trasformazione al fine di creare delle filiere produttive dedicate alla coltivazione della canapa;
- l’impiego della canapa nei settori della bioedilizia, alimentare e farmacologico;
- la coltivazione della canapa a fini depurativi con particolare riferimento alla bonifica dei terreni inquinati;
- l’elaborazione di progetti specifici per la formazione di operatori specializzati nella coltivazione.
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