Il cannabidiolo efficace nel contrastare le crisi causate dall’epilessia
Studi medici e clinici in continuo sviluppo e i risultati delle sperimentazioni tengono sempre viva l’attenzione sulla canapa. Il cannabidiolo efficace nel contrastare le crisi causate dall’epilessia secondo quanto pubblicato sul The New England Journal of Medicine.
Al centro di tutto i risultati sperimentali su un prodotto della GW Pharmaceuticals, già fra i protagonisti di un altro articolo pubblicato su Canapa Oggi (da leggere a questo link) per quanto riguarda la lotta contro il Glioblastoma multiforme, tumore che colpisce il cervello.
Questa volta la Casa farmaceutica anglosassone ha tirato fuori dal cilindro l’Epidiolex, formulazione liquida, un olio di CBD-cannabidiolo puro per il trattamento di sindromi epilettiche resistenti ai farmaci tradizionali, gravi e a insorgenza precoce. Lo studio con questo farmaco è giunto adesso a nuovi e validi risultati, ma è dal 2007 che GW Pharmaceuticals ci lavora sopra grazie a una lunga ricerca preclinica del CBD nell’epilessia. Analisi che hanno portato a vitali risultati nell’attività antiepilettica e anticonvulsivante utilizzando sperimentazioni sia in vitro che in modelli in vivo.
Le ultime evidenze cliniche hanno visto il coinvolgimento del neurologo Orrin Devinsky, direttore del Lagone Medical Centre dell’Università di New York.
Per verificare l’efficacia della formula Epidiolex e del CBD, il team di Devinsky ha analizzato la risposta di 120 bambini e adolescenti compresi un un intervallo di età fra i 2 e i 18 anni. La prova è stata portata avanti per 14 settimane.
Tutti i piccoli e i ragazzi sono colpiti dalla Sindrome di Dravet o epilessia mioclonica grave dell’infanzia, sindrome generalizzata e sintomatica che si manifesta entro il primo anno di vita, caratterizzata da prognosi grave, problemi cognitivi e ritardo psicomotorio che si aggrava sempre più nel tempo: non conosce una soluzione terapeutica risolutiva.
Oltre il 20 per cento di coloro che sono colpiti dalla Sindrome di Dravet non riescono a raggiungere l’età dei 20 anni.
I bambini oggetto dello studio avevano già provato, in media, quattro farmaci anti-epilessia ciascuno, ma senza trovare un rimedio efficace.
Naturalmente il panel dei bambini è stato analizzato con il previsto gruppo di controllo a doppio cieco. I 120 sono stati suddivisi in due gruppi uguali, il primo ha avuto il trattamento con CBD, mentre al secondo è stato somministrato un placebo.
Ebbene, i piccoli e gli adolescenti trattati con il cannabidiolo hanno visto una drastica diminuzione delle crisi epilettiche che sono passate da 12,4 a 5,9 al mese. Cinque dei piccoli pazienti hanno avuto addirittura un annullamento degli attacchi.
I piccoli e i ragazzi trattati con il placebo hanno fatto registrare una situazione praticamente invariata passando da 14,9 a 14,1 crisi epilettiche al mese.
Risultato del tutto simile a quello già riscontrato nel 2016 su 225 bambini affetti da una forma di encefalopatia epilettica, la sindrome di Lennox-Gastaut: riduzione degli attacchi epilettici pari al 42 per cento.
Se questa fase di studio clinico ha fatto registrare un successo della terapia, dall’altra si sono manifestati effetti collaterali anche pesanti: febbre, sonnolenza, vomito, spossatezza, perdita di appetito e diarrea. Per otto pazienti si è dovuto sospendere il trattamento perché questi sintomi avevano raggiunto manifestazioni troppo frequenti e pesanti.
“La marijuana medica è stata documentata come trattamento per l’epilessia risalendo storicamente a 3.800 anni fa – ha detto il dottor Devinsky – Questo nostro studio rappresenta la prima ricerca capace di dimostrare il valore del prodotto secondo metodo scientifico”.
Molto lavoro resta ancora da fare, soprattutto l’interazione del cannabidiolo con altri farmaci e con il THC, principio psicotropo della cannabis, nel caso di trattamenti dell’epilessia.
Di certo questa ricerca apre diversi fronti sulla Sindrome di Dravet a livello mondiale. Nel caso degli Stati Uniti, non esiste un trattamento approvato dalla Food and Drug Administration per questa affezione, ma l’ente statunitense dovrà cambiare atteggiamento di fronte alle prove cliniche, mentre tanti genitori hanno continuato e stanno continuando le loro peregrinazioni per il Colorado e per altri Stati che offrono la marijuana medica in modo da trovare estratti al cannabidiolo.
Intanto, come sottolineato dal Washington Post, entro il 2017 la GW Pharmaceuticals prevede di presentare il farmaco per l’approvazione da parte della Food and Drug Administration con la speranza che possa essere disponibile alla prescrizione medica nel 2018 per i bambini con Dravet e per quelli affetti da un’altra grave forma di epilessia, la Sindrome di Lennox-Gastaut.
La marijuana rimane una droga di primo livello negli Stati Uniti, il che significa che non può godere di alcun uso medico legittimo. Se la FDA dovesse approvare il farmaco Epidiolex, la Drug Enforcement Administration dovrà cambiare la classificazione.
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