Cannabis terapeutica, scarsezza dei rifornimenti per Italia ed Europa: iniziano a mancare anche i prodotti olandesi
Problemi in vista per chi ha in programma una cura medica a base di canapa derivato dall’insufficienza delle forniture. Cannabis terapeutica, scarsezza dei rifornimenti che allarma. Non basta che la produzione italiana sia ancora troppo limitata, anche l’importazione dall’Olanda pare agli sgoccioli.
Anzi, per uno dei prodotti, il Bediol, prodotto dalla Casa farmaceutica Bedrocan, sembra che per adesso sia impossibile farne arrivare nuove confezioni.
Il problema non riguarda però solo l’Italia, dove è stata decisa la triplicazione della produzione nazionale, ma tutto il continente europeo, segno del forte innalzamento della domanda che deve soddisfare terapie adeguate, richiesta che non trova un punto di incontro con l’attuale produzione europea. L’andamento della domanda avvalora ulteriormente quanto previsto da qui al 2020 come primo periodo di proiezione (+700% per la canapa terapeutica – leggi articolo).
Evidente l’insufficienza produttiva europea per il settore, proprio per questo vulnerabile in periodi di raccolti non soddisfacenti o non buoni.
Il farmaco “mancante”, il Bediol, fa parte di una gamma di sei prodotti disponibili in Italia che hanno composizioni e proprietà diverse: cinque tipi dall’Olanda, quattro da Cannabis Sativa, il Bedrocan (19-22% di THC e meno dell’1% di CBD), il Bedrobinol (12% di THC e meno dell’1% di CBD), il Bediol appunto (6,5% di THC e circa l’8% di CBD), il Bedrolite (0,4% di THC e circa il 9% di CBD), poi il Bedica derivato da Indica (14% di THC, meno dell’1% di CBD), più il farmaco italiano, l’FM2 da Sativa, con 5-8% di THC e 7,5-12% di CBD.
A mancare è quindi il Bediol prodotto olandese di gamma a medio-basso contenuto di THC e ad alto livello di CBD,
Emblematico il caso raccontato di Andrea Trisciuoglio, presidente dell’Associazione LaPianTiamo, ammalato di sclerosi multipla: giunto all’Ospedale di Foggia con la sua bella prescrizione, Andrea si è sentito rispondere che la casa farmaceutica olandese non ne ha più, quindi non potevano dargli il farmaco perché non attualmente disponibile… se ne dovrebbe riparlare a ottobre.
Trisciuoglio già ebbe modo di far luce sulle forti criticità riguardanti le terapie, la fornitura dei farmaci, le possibilità di scelta, nel corso di un convegno alla Fiera Internazionale della canapa Indica Sativa Trade svoltasi dal 12 al 14 maggio 2017 a Casalecchio di Reno (Bologna). Insieme a lui, durante l’incontro, per chiarire il quadro della situazione, Giovanni Milazzo, fondatore di Kanesis, azienda siciliana che ha il brevetto e ha sviluppato un Hemp Filament (HF) adatto per la stampa 3D e Alberico Nobile dell’Associazione Deep Green (gruppo Facebook).
La causa principale della carenza di questo farmaco sembra essere la non riuscita di molti raccolti di canapa, dato confermato allo stesso Trisciuoglio dal ministero olandese della Sanità tramite il BMC, Bureau voor Medicinale Cannabis.
Il Bediol è particolarmente adatto per le persone con sclerosi multipla perché la combinazione THC/CBD contrasta di dolore e gli spasmi. Il CBD ha, in aggiunta ad un analgesico, un effetto antiinfiammatorio e riduce gli effetti collaterali psicologici del THC. Può essere utilizzato anche da pazienti con altre malattie e sintomi (dolore neurogeno es cronico).
Tale preparato, come il Bedrocan e il Bedrobinol, può essere utilizzato per infusione come per un tè o per inalazione con un nebulizzatore.
Per ottenere la prescrizione di una terapia a base di cannabis in Italia bisogna seguire determinate regolamentazioni, procedure e limitazioni (da leggere a questo link).
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