Italia, tenore di THC negli alimenti da canapa, ancora nessuna risposta. Impianti di trasformazione nel Lazio, si chiede attenzione
Molti punti da chiarire, tante risposte da dare. A livello della Regione Lazio per la definizione dei progetti pilota che riguarderanno soprattutto gli impianti di trasformazione. A livello nazionale per quantificare il tenore di THC negli alimenti da canapa. Su quest’ultimo punto sembrano avere la precedenza il seme e i suoi derivati alimentari. Per le infiorescenze se ne potrebbe parlare molto, ma molto più in là.
La situazione resta fluida. A chiarire ulteriormente alcuni aspetti degli iter amministrativi, le attese e le speranze di chi “fa canapa” è Emiliano Stefanini, presidente e fondatore dell’Associazione Culturale Canapa Live.
Dopo la prima vittoria con la definizione della legge 242 sulla promozione della filiera della canapa, documento cui ha contribuito la stessa associazione, insieme ad altre del territorio nazionale, dopo la promulgazione e l’entrata in vigore di tale dispositivo lo scorso 14 gennaio 2017, non sono pochi gli aspetti che rimangono da definire, tutti vitali per dare un futuro alla filiera e per non farla rimanere un sogno scritto su documenti.
Primo punto, gli impianti di trasformazione nel Lazio, materia sulla quale l’assessore regionale all’Agricoltura, Carlo Hausmann ha avuto modo di annunciare la presenza di due progetti (articolo a questo link).
Impianti legati alla presentazione e approvazione di progetti pilota, “che, appunto, non riguarderanno altro che l’impiantistica – ha sottolineato Emiliano Stefanini – come da ratio della legge regionale (link all’articolo). L’auspicio di tutti è non escludere nessuna zona del Lazio. Che i diversi impianti siano ben collegati per una questione di pura e vitale logistica, oltre che di naturale efficienza”.
“La scelta dei luoghi che dovranno ospitare queste strutture di lavorazione dovrà seguire un filo logico e di piena operatività – ha proseguito il presidente di Canapa Live – L’auspicio di tutti è quello di non escludere nessuna zona del Lazio facendo in modo che i diversi impianti siano molto ben collegati fra loro”.
“Un esempio – ha continuato – Chi coltiva canapa a Civitavecchia dovrà poter avere un impianto di strigliatura, un frantoio a Viterbo, uno di condizionamento del seme a Latina e via discorrendo. L’idea mia iniziale, sinceramente, era quella di fare un po’ a macchia di leopardo nella regione, un impianto per ogni provincia, ma non che ognuna di queste ultime debba avere una propria un’autonomia: la rete dovrebbe essere strutturata in modo che si possano abbreviare il più possibile i percorsi di trasporto della materia prima”.
Quindi, la raccomandazione è che siano considerate location vicine ad arterie stradali degne e non lontane o isolate dai luoghi in cui si coltiva la canapa.
Altro punto è quello sui livelli massimi di THC ammissibili nei prodotti alimentari da canapa.
“Sul contenuto di THC nei prodotti alimentari stiamo aspettando la famosa circolare ministeriale – ha concluso Stefanini – Non ho ricevuto ancora alcuna convocazione a un tavolo tecnico di confronto, quindi siamo in attesa. Comunque le linee erano venute fuori al precedente incontro. In quel momento il sottosegretario chiarì con precisione che era cosa molto urgente la definizione dei parametri per gli alimenti da canapa e informalmente seppi che avrebbero normato e garantito per tutta quella che è la lavorazione del seme, quindi su tutti i suoi derivati, decorticato, olio, farine, prodotti alimentari. Per tutto il resto, le infiorescenze e derivati, dissero chiaramente che ci sarebbe voluto molto più tempo”.
Da questo si evince che potrebbe esserci l’emanazione di una circolare ministeriale parziale.
All’articolo 5 “Limiti di THC negli alimenti” della legge 242, il testo è chiaro: “Con decreto del Ministro della salute, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i livelli massimi di residui di THC ammessi negli alimenti“.
Il che vuol dire che la scadenza si avvicina, si tratta del 14 luglio.
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