Le auto del futuro grazie a canapa e bamboo?
L’idea innovativa in campo automobilistico è venuta fuori all’I AM FCA – Innovation Award Millennials promosso e nato su iniziativa di Fiat Chrysler Automobiles e rivolto a studenti delle facoltà di Economia appartenenti a sei università del Centro-Sud. a vincere la seconda edizione del contest è stata Antonella Celeste Occhionero con la sua idea di utilizzo di materiale biodegradabile per le auto del futuro grazie a canapa e bamboo.
Come riportato da primonumero, per la studentessa molisana di Portocannone, comune della provincia di Campobasso, iscritta al terzo anno di Economia Aziendale dell’Università del Molise, l’utilizzo delle due essenze nel settore automobilistico è un’idea del tutto concreta e realizzabile tenendo conto sia il risvolto dei proventi che dell’ecocompatibilità.
“La canapa è resistente, facile da coltivare e non richiede l’uso di diserbanti – ha dichiarato Antonella – Il suo tessuto filtra circa il 95 per cento dei raggi ultra violetti. A contatto con la pelle crea un micro massaggio che favorisce la circolazione sanguigna, ha potere di assorbimento e disperde con facilità l’umidità corporea”.
Accanto alla canapa il bamboo che ha caratteristiche diverse e avrebbe un ruolo differente nella realizzazione di un’auto, “è una sorta di acciaio naturale che cresce rapidamente, assorbe alti livelli di ossido di carbonio e limita l’effetto serra. Si potrebbe incentivare economicamente gli agricoltori italiani a coltivare tali colture così da creare una sorta di filiera agricola-meccanica”.
Due i punti fondamentali sui quali Antonella ha basato la sua tesi, il rispetto dell’ambiente e la sicurezza stradale.
Quindi l’utilizzo di materie prime come canapa e bambù per poi concatenare agricoltori e produttori automobilistici. Sicurezza stradale, sviluppando e sfruttando al massimo la tecnologia, “in caso di sonnolenza o malori vorrei avere la possibilità di sfruttare un computer di bordo che mi faccia arrivare a destinazione preimpostate nel minor tempo possibile attraverso l’ausilio, ad esempio, di Google Maps, così da poter raggiungere l’ospedale tempestivamente. Ssviluppare dei sensori da poter collegare al computer di bordo che possa fare l’alcol test e, nel caso di positività, far partire il pilota automatico”.
L’obiettivo ben esplicito di Fiat Chrysler Automobiles grazie all’Innovation Award Millennials, è quello di ottenere indicazioni su come i giovani nati tra la fine del XX secolo e il XXI immaginano le vetture di domani, quali materiali, quali soluzioni propulsive.
Sull’utilizzo della canapa, tutto sembra riportare a un’idea di un grande del settore, Henry Ford, fondatore nel 1903 della Ford Motor Company, ideatore e progettista, diversi anni dopo (1941), di un’auto, la Hemp Body Car, costruita principalmente di fibre di cellulosa biodegradabili derivate da canapa , sisal e paglia di grano. Questo veicolo era anche alimentato grazie a etanolo di canapa.
Tornando all’edizione 2017 dell’Innovation Award Millennials, hanno partecipato studenti dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’Università degli Studi del Molise, dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università degli Studi della Basilicata: sono stati ben 1.326 i giovani che hanno presentato un progetto.
Per aderire alla manifestazione, i candidati dovevano innanzitutto rispondere a una serie di domande grazie a un documento redatto con un massimo di 4.000 cartteri: “Come immagini le auto tra 15 anni?”, “Che cosa faresti con la tua auto se potessi?”, “Che cosa ti aspetti i produttori di auto dovrebbero fare per migliorare la tua vita?” e “Musica, social network e digital life: come le auto possono migliorare la tua esperienza con essi?”.
Antonella e gli altri cinque vincitori del contest potranno lavorare in un impianto di Fiat Chrysler Automobiles nel Centro-Sud del Bel Paese.
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