AssoCanapa va contro la canapa-marijuana light-legale di EasyJoint (pur non nominandola mai)
L’associazione-coordinamento per la canapicoltura in Italia AssoCanapa va contro la canapa-marijuana light-legale di EasyJoint, pur non nominando mai l’azienda che, però, è l’unica che adesso sta sbancando con questo prodotto (vedi l’articolo a questo link).
Il comunicato stampa dell’associazione è estremamente chiaro nel condannare l’operazione commerciale definita come deleteria per dare nuova vita alla canapa e nel farla tornare, dopo tanti sforzi, nei campi agricoli italiani. Definisce anche illecito pubblicizzare un prodotto come “marijuana light”.
“Ci stanno diffamando – dice Luca Marola di Easyjoint – Con il mio avvocato stiamo valutando se ci sono gli estremi per una querela” e nell’azienda spiegano l’attacco di AssoCanapa nel fatto che l’Associazione aveva tentato in precedenza di attuare la stessa operazione senza però riuscire a farla andare in porto.
Di seguito il comunicato Assocanapa che si riporta in via integrale così il lettore potrà apprendere il concetto nella sua interezza senza filtri interpretativi:
“Da alcune settimane la nostra organizzazione è sotto assedio a causa di una trovata pubblicitaria a scopo speculativo che non ha niente a che vedere con il nostro rapporto con la canapa e che rischia di danneggiare il lavoro faticosamente da noi portato avanti negli anni per far tornare la canapa nei nostri campi.
Alle centinaia di soggetti che telefonando, scrivendo, presentandosi presso la nostra sede pretendono da noi immediatamente di sapere se è lecita la produzione di “marijuana light”, di avere istruzioni dettagliate per produrla, di acquistare da noi infiorescenze sfuse per insacchettarle e rivenderle, diciamo prima di tutto che noi non siamo i loro interlocutori in questa “materia”. Gli interlocutori sono altri enti ed organismi.
Poi, siccome non ci siamo mai “nascosti dietro il dito” possiamo esprimere quella che è una nostra valutazione e cioè che, nel quadro normativo attuale ci sembra illecito anche soltanto pubblicizzare un prodotto come “marijuana light” perché il termine marijuana in tutto il mondo significa droga. Aggiungiamo che usare questa trovata per vendere un prodotto scadente a prezzi da pura speculazione ci sembra eticamente più grave che la violazione del Testo Unico Antidroga vigente.
Aggiungiamo ancora:
- che le infiorescenze prodotte dagli agricoltori nostri associati sono e saranno in vendita soltanto in confezioni destinate al consumatore finale, salvo contratti con aziende di serietà provata
- che le conoscenze acquisite in molti anni di lavoro per la produzione di infiorescenze di buona qualità dalle canape di cui è lecita la coltivazione saranno conservati e tutelati dalla nostra organizzazione nell’interesse sia dei produttori che dei consumatori
Dalla data di oggi non risponderemo a nessuno sull’argomento infiorescenze se non quando avremo altre cose da dire“.
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