Via libera alla cannabis terapeutica anche in Messico
Firmato il decreto per l’approvazione del progetto di legge votato lo scorso aprile dalla Camera messicana (371 voti a favore, 7 contrari e 11 astenuti) dopo l’ok dato a dicembre 2016 dal Senato del Paese centroamericano. Il 4 luglio 2017 il presidente Enrique Peña Nieto ha siglato il disegno di legge che diventerà a breve norma in vigore e darà il via libera alla cannabis terapeutica anche in Messico.
Non è una nazione facile dal punto di vista del traffico di droga, ma questo passo che legalizza la cannabis per uso medico strappa dalle mani della criminalità organizzata e dal cartello dei narcotrafficanti il controllo di questa fetta di mercato che è parecchio remunerativa.
Il provvedimento modifica la Legge generale sulla salute (Ley General de Salud) e il Codice penale federale (Código Penal Federal) permettendo l’uso medico e scientifico di cannabis sativa o marijuana. L’articolo 245 della Legge generale sulla salute è stato modificato classificando il tetraidrocannabinolo come sostanza psicoattiva con valore terapeutico.
Ora non resta che la pubblicazione sul Diario Oficial de la Federación, la Gazzetta Ufficiale messicana.
La nuova legge stabilisce che la cannabis dovrà contenere al massimo l’1% di THC tetraidrocannabinolo, il principio attivo psicotropo della pianta. Questa limitazione viene controbilanciata dalla maggiore presenza di CBD cannabidiolo, noto per i suoi numerosi effetti e per l’azione spiccata in combinazione con modiche quantità di THC come provato da più studi sperimentali e da farmaci in commercio nelle nazioni che hanno legalizzato il comparto.
Fissata l’autorizzazione all’importazione e la produzione di prodotti farmaceutici derivati dalla cannabis o dalla marijuana da parte di negozi specializzati e stabilimenti di sviluppo di farmaci, mentre la coltivazione e la distribuzione della marijuana per scopi medici o scientifici viene depenalizzata.
Infatti, con questo provvedimento la marijuana è stata rimossa dalla lista delle “pianta proibite” consentendo la semina, coltivazione, raccolta, lavorazione, detenzione, commercio, trasporto per esclusivi “scopi medici e scientifici”.
Il Dipartimento di Salute ha l’incaricato di amministrare e regolamentare la cannabis terapeutica in Messico. All’inizio i malati potranno acquistare i farmaci da farmacie abilitate e solo grazie alla prescrizione di un medico.
Il presidente Enrique Peña Nieto aveva proposto la legalizzazione sin nell’aprile del 2017 come passo successivo alle consultazioni con le parti sociali organizzate dal suo governo. L’Esecutivo aveva incentrato il dibattito su un eventuale cambiamento alle leggi che regolamentavano la materia.
La Nazione dell’America centrale segue quanto già fatto in merito dall’Argentina e dalla Colombia.
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