Che l’Italia non prenda esempio dalle contraddizioni svizzere: il caso del 19nne multato per una sigaretta, legale, al CBD
La normativa italiana sulla canapa industriale entrata in vigore a gennaio 2017, ma molto resta da fare per non lasciare punti oscuri e regolamentazioni che abbiano mancanze riguardo strumenti che permettano di decidere con chiarezza. Un campanello d’allarme viene dalla Svizzera con il caso del 19nne multato per una sigaretta, legale, al CBD.
Di cose da mettere a posto e da focalizzare nel “Bel Paese” per il settore della canapa ce ne sono tante, come il tenore massimo di THC da stabilire per i prodotti alimentari – e siamo già con un considerevole ritardo rispetto a quanto stabilito dalla Legge nazionale dedicata all’argomento -, per non parlare dell’aspetto infiorescenze.
Tornando alla Nazione elvetica, questa ha già stabilito da tempo, a livello federale, che la cosiddetta “canapa light”, con THC a meno dell’1 per cento, può essere commercializzata: è pure tassata al 2,5 per cento sul costo totale per il consumatore.
La start-up Koch & Gsell, ha messo in vendita i suoi pacchetti con venti sigarette e marchio “Heimat” nei punti vendita Coop (qui l’articolo).
In breve, cosa è accaduto?
Come raccontato da “Ticinonline 20 minuti“, un 19enne è stato multato nel Comune di Affoltern am Albis in località Zwillikon, cantone di Zurigo, per averne fumato una sigaretta con CBD perfettamente legale e senza che le sue proteste siano state ascoltate: la polizia comunale competente tratta i prodotti al cannabidiolo come quelli con THC, ha spiegato Stefan Trottmann, segretario comunale.
Lo stesso Trottmann ha pure articolato l’argomento sottolineando che i prodotti da fumare contenenti CBD, sigarette Heimat comprese, vengono trattati esattamente come quelli con THC visto che “Nel sistema interno della polizia non esiste alcuna circolare grazie alla quale possiamo verificare l’autenticità di queste sigarette”.
Il ragazzo stava fumando, appunto, una Heimat da canapa industriale regolarmente in commercio. L’agente conosceva già il prodotto, ma visto il vuoto normativo almeno a livello locale, gli ha comunque confiscato le tre sigarette che aveva con sé e gli ha rifilato una multa disciplinare per aver fumato… uno spinello.
“Devo pagare 100 franchi per aver consumato una cosa legale“, ha detto ancora allibito il giovane che può pure fare ricorso, ma le spese, a cominciare dalle analisi di laboratorio sulle sigarette incriminate, sarebbero ben superiori alla sanzione, di almeno tre volte. Poi si dovrebbero aggiungere i costi per tutta la parte burocratico-giudiziaria.
Ha subito reagito Koch & Gsell che si è rivolta alla polizia federale svizzera spedendo un’informativa per far diramare un ordine di servizio alle polizie locali in modo che possano distinguere immediatamente le vere Heimat da altri prodotti non legali, “Vogliamo così impedire che la polizia confischi le sigarette alla canapa visto che è facile capire se sono state manipolate”.
Questo articolo puzza di bufala -.- la marijuana in Svizzera ad oggi si vende regolarmente nei dispensari. Quindi o si tratta di una bufala o i poliziotti in questione sono solo frustati dalle nuove leggi anti-proibizioniste che stanno cambiando il mondo anche in Svizzera ! Spagna anche e’ totalmente legale la mafia non esiste, un altro mondo dal 2012 credo mi trasferisco in Spagna appena posso ! Qui in Italia troppa gente scrive di cose che non capisce e non conosce personalemte in politica abbiamo troppa gente connessa alla mafia e non permettono alle leggi gia’ sottoscritte di farle attive! Schifo di Paese vi meritate solo Rom e rapinatori, stupratori etc
La notizia può sembrare assurda, ma fotografa la situazione quando amministrazioni a diversi livelli non dialogano… così accade anche alla “cronometrica” Svizzera di fare pasticci. Inoltre su Canapa Oggi non siamo soliti inserire bufale: prima si verifica su varie fonti (inoltre c’è anche l’immagine della multa) e poi, se tutti gli elementi dovessero coincidere, si pubblica. Al contrario, si cestina. Ma poi, bufala lo sarebbe stata in che senso? A livello federale in Svizzera hanno deciso una cosa, ma alcune polizie locali sono senza direttive per riconoscere il prodotto finale-legale. Quindi, non capisco