San Giorgio di Mantova sta per varare un progetto per la filiera della canapa
Si amplia il fronte dei comuni italiani che con atti ufficiali vanno a sostegno dello sviluppo della canapicoltura. Il Comune di San Giorgio di Mantova sta per varare un progetto per la filiera della canapa, frutto di un lavoro istituzionale iniziato nel 2015.
L’iniziativa vede la partecipazione di Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Apindustria e Confindustria. Il programma vuole ricompattare realtà sparse che già si dedicano alla canapicoltura, creare una rete e nuove professionalità in modo da venire incontro alle richieste del mercato in questo settore riuscendo anche a rilanciare l’area artigianale e commerciale collocata tra San Giorgio e Bigarello.
Con il comune di Bigarello, la cittadina fa parte dell’Unione di Comuni Lombarda San Giorgio e Bigarello.
Come dichiarato alla Gazzetta di Mantova da Gilberto Vigelli presidente della commissione comunale Lavoro e da Alberto Germiniasi, assessore cittadino alle Attività economiche, “ Tutto è partito dalla volontà di promuovere nuove imprenditorialità, vista la crisi economica e il settore primario del territorio è stato considerato con interesse. Il progetto in questione ha l’obiettivo di avviare delle coltivazioni di canapa su terreni che si trovano tra San Giorgio e Bigarello, dove ci sono anche diversi capannoni sfitti. La coltivazione e quindi la lavorazione di questo prodotto porterebbero molteplici sviluppi di tipo artigianale, commerciale e industriale vista la sua particolarità”.
“Nella nostra provincia ci sono dei piccoli coltivatori che fanno qualche produzione di nicchia utilizzando solo semi di canapa – continuano – ma su larga scala non esiste una filiera completa come quella che abbiamo in mente. La canapa veniva coltivata fino agli anni Cinquanta e recentemente è stata approvata una legge che consente la coltivazione di una certa specie con basso contenuto di thc. Il Comune di San Giorgio si vuole porre come facilitatore tra gli imprenditori agricoli, le associazioni di categoria, confindustria e altre associazioni industriali che sono interessate a sviluppare questo settore, agricolo e commerciale. L’area artigianale da rilanciare potrà essere resa disponibile per la prima trasformazione della canapa e diventare centro della nuova attività dedicata a questo settore. Abbiamo la campagna, i capannoni sfitti e la volontà di concretizzare il progetto”.
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