Gran Bretagna verso la legalizzazione della cannabis terapeutica? Lo si capirà nel 2018
Il deputato Paul Flynn, laburista, membro della Camera dei Comuni britannica, agisce da circa tre decenni per far diventare legale l’uso terapeutico della cannabis. Il 10 ottobre 2017 è riuscito a illustrare i motivi per una proposta di legge durante la seduta dell’Assemblea in una forma prevista dal Parlamento britannico: in generale il meccanismo (Ten Minute Rule Bills) prevede un intervento di 10 minuti per dare visione ai deputati sui motivi e su un progetto del momento presentato da uno dei membri della Camera. Tutto questo si traduce in una Gran Bretagna verso la legalizzazione della cannabis terapeutica? No di certo.
L’obiettivo non è vicino, ma un passo avanti è stato fatto. L’esposizione di Flynn è stata una “Mozione per presentare in un disegno di legge” spiegandone i motivi. L’azione del parlamentare non ha ricevuto alcuna opposizione quindi, secondo le norme del Parlamento inglese, il progetto di legge e l’opinione espressa dal deputato andranno esaminati il 23 febbraio 2018.
Nella sua esposizione Flynn ha inserito diversi casi come quello di Elizabeth Brice, giovane donna di successo, produttrice televisiva, colpita a 26 anni dalla sclerosi multipla che ne ha messo in crisi l’esistenza, attivista da anni per la legalizzazione della cannabis terapeutica.
Come sottolineato anche da Hemp Gazette, raramente il meccanismo delle esposizioni in dieci minuti di pareri e progetti si tramutano in leggi vere e proprie. Però possono aiutare a un lavoro più approfondito e portare a strutturare una norma vera.
Da questo si arguisce che nel Regno Unito si è ancora lontani da una vera e propria disposizione di legge che dia il via libera a una Gran Bretagna verso la legalizzazione della cannabis terapeutica.
Mentre il deputato Flynn illustrava il progetto alla Camera dei Comuni, una protesta coordinata dalla United Patients Alliance si è svolta al di fuori del Parlamento, con alcuni partecipanti che hanno consumato anche prodotti di marijuana. Nessun arresto è stato fatto durante l’atto di disobbedienza civile.
Tornando all’intervento di Flynn, il deputato ha detto nei suoi dieci muniti di voler “avviare un disegno di legge per consentire la produzione, la fornitura, il possesso e l’uso della cannabis e della resina da cannabis per scopi medicinali e per utilizzi connessi“.
“Questa è la legge di Elizabeth Brice – ha proseguito il parlamentare britannico – Elizabeth Brice (ndR: deceduta a 54 anni) è stata una signora straordinaria che ha fatto campagne per molti anni in questa Camera per ri-legalizzare la cannabis medicale. Era una persona brillante. Era un produttore televisivo. Tra i suoi molti successi, ha tradotto libri per bambini (Noddy) in latino. È venuta qui perché, come donna altamente intelligente, è stata colpita all’età di 26 anni dalla sclerosi multipla che ha virtualmente distrutto la sua vita e ha colpito la sua giovane famiglia. Dopo 10 anni d’uso di diversi medicinali, ne ha trovato uno che le ha dato pace e sollievo dai suoi spasmi. È venuta a questa Camera tenendo una tazza di tè alla cannabis affacciata dalla balconata degli osservatori“.
“La nostra legge attuale stabilisce che Elizabeth Brice, per aver portato quella tazza, avrebbe potuto essere mandata in prigione per cinque anni – ha aggiunto Flynn – C’è stato un caso giudiziario in cui un uomo anziano su una sedia a rotelle ha fatto venire le lacrime a una giuria raccontando il suo caso e la sua necessità sull’uso di cannabis terapeutica. La giuria giunse a dire: ‘Non vogliamo trovare questo uomo colpevole. Non siamo d’accordo con questa legge’. Gli stessi giurati chiesero al giudice se potevano dichiarare quell’uomo non colpevole, ma il magistrato rispose di no, ‘Voi non potete fare leggi, io come giudice non faccio la legge, solo il Parlamento può cambiare tutto questo’. Quindi oggi, in questa Aula parlamentare c’è molto in gioco”.
Supporto alla proposta di legge giunge dalla Multiple Sclerosis Society: “Crediamo che la legge sulla cannabis dovrebbe essere cambiata (come sta cambiando in Irlanda, Canada e Germania), affinché chiunque sia affetto da sclerosi multipla possa accedere alla cannabis per uso medicinale”.
E nella sua esposizione alla Camera dei Comuni, Flynn ha fatto un preciso richiamo a un esempio dal passato: “Avrei anche avuto il sostegno della Regina Vittoria, anche se ho avuto difficoltà a contattarla, sebbene lei usasse la sostanza ogni mese della sua vita. La cannabis è stata usata come medicina in questo paese fino al 1973″.
“C’è una moltitudine di persone che oggi, lì fuori, sono nella stessa condizione di Elizabeth Brices – ha detto il deputato alla Camera – Uno di loro mi ha scritto una lettera molto commovente in cui ha detto che due persone della sua famiglia stanno usando la cannabis medicale. Un professionista medico ha riferito alla polizia che queste persone stavano usando la cannabis medicale che è una modalità che non danneggiava nessuno, era un crimine completamente senza vittime. Quest’uomo ha anche scritto che potrebbe avere una condanna penale e come conseguenza la sua famiglia potrebbe subire ogni sorta di problema“.
Alla fine l’Assemblea parlamentare ha accettato che Bill Flynn, insieme ai deputati Frank Field, Mary Glindon, Jeff Smith, Kelvin Hopkins (Labour Party), Caroline Lucas (Green Party), Crispin Blunt, Michael Fabricant (Conservatives), Martyn Day, Ronnie Cowan (Scottish National Party), Layla Moran e Alistair Carmichael (Liberal Democrat), presentino la proposta di legge.
Come si può notare, una lista ben trasversale di parlamentari britannici.
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