Cannabis legale ad alto CBD, vaporizzatori e fumo elettronico, mercato in espansione legato ai benefici effetti del cannabidiolo
Infiorescenze sul mercato, fenomeno esploso da diversi mesi e strumento utilissimo anche per gli acquirenti che sono decisi a ottenere un ulteriore supporto per alcuni problemi di salute. Il focus di questo approfondimento è quindi sulla Cannabis legale ad alto CBD.
Già la definizione è eloquente sulla piena liceità di questo prodotto che rispetta le normative vigenti in Italia sul contenuto massimo di THC, principio psicotropo della pianta.
Canapa Oggi ha esaminato più volte il largo fronte riguardante le capacità terapeutiche del CBD e di contrasto a sintomi di alcune patologie. L’ultimo articolo in ordine di tempo è sul tema diabete. Un’ampia gamma di possibili e nuovi trattamenti o ausili è già ipotizzata grazie alle tante ricerche che coinvolgono università e laboratori in tutto il mondo.
La Cannabis Legale come questione sociale e medica
Per la Cannabis legale si trovano prodotti da infiorescenze con concentrazioni che possono andare dal 3 al 16 per cento circa, con alcuni picchi intorno al 25 per cento. Ad amplificare il fenomeno attrattivo dal punto di vista sociale è anche la mole di persone che hanno bisogno di preparati a base di cannabidiolo per seguire in parallelo o accompagnare una terapia che allievi le loro sofferenze e affezioni. I prodotti (quelli terapeutici e medici) oggi sono spesso un miraggio per l’insufficienza nella fornitura nazionale, quindi nell’emergenza si cerca di tamponare. Senza contare i disturbi ancora non compresi fra quelli trattabili in convenzione con il sistema sanitario.
L’evidenza è nei gruppi Facebook che raggruppano pazienti e persone sofferenti. Lo spostamento di molti verso la cannabis legale alla ricerca di una fonte aggiuntiva o temporaneamente sostitutiva di CBD, diventa sovente un passo necessario per tentare di alleviare sofferenze.
Beninteso, nulla di tutto questo ha a che fare con le terapie mediche che devono essere prescritte da personale medico. Non si deve fare confusione.
Comunque, anche una forte e ricorrente emicrania può trovare un ottimo rimedio nella cannabis legale assunta con olio o inalata grazie a vaporizzatori.
Come utilizzare la Cannabis legale
La panoramica più interessante per utilizzare questa “materia prima” è quella che prevede l’uso di vaporizzatori e di sigarette elettroniche. La prima considerazione, la più ovvia e funzionalmente corretta per la salute, è che questi metodi consentono di non andare incontro alle controindicazioni della combustione e dell’inalazione dei suoi residui contenuti nel fumo.
L’uso della nebulizzazione tramite vapore consente di mantenere le preziose proprietà della canapa legale anche grazie alle minori temperature da far raggiungere al preparato per poi procedere all’inalazione.
I livelli termici sono compresi, in genere, tra i 170 e i 200 °C (338 – 400 °F).
Vantaggio irrinunciabile è quello di non dover immettere fra bocca, esofago e polmoni tutti i sottoprodotti e le tossine tipiche di una combustione vera e propria, come avviene per le semplici sigarette. Stop quindi a quegli elementi nocivi capaci di costituire il 90 per cento circa del fumo inalato.
La vaporizzazione, invece, porta al 95 per cento circa gli elementi benefici della pianta assunti a ogni inalazione: tabula rasa da complicanze come infiammazioni delle prime vie aeree o da bronchiti, senza tralasciare l’eliminazione della correlazione tra fumo e insorgenza del cancro già ben comprovato nel mondo del tabacco.
Ampia la gamma di Cannabis legale disponibile come prodotto caratterizzato da diverse gradazioni di CBD. Tanti anche gli strumenti per lo sfruttamento di questa sostanza, tra vaporizzatori e similari, oltre agli oli pronti per l’uso in sigarette elettroniche.
Cannabis legale con vaporizzatori a conduzione e a convenzione
Nel primo caso (conduzione) le infiorescenze sono a diretto contatto con la parte riscaldante. Conseguenza: si ha una immediata generazione di vapori, ma minor controllo sul riscaldamento uniforme della materia prima.
Nel secondo caso (convenzione), la parte preposta a generare calore riscalda dell’aria. Quest’ultima, opportunamente convogliata, avvolge e porta alla giusta temperatura il fiore di cannabis adagiato su una sorta di letto a retina. La materia prima subisce un riscaldamento uniforme. In genere questo tipo di vaporizzatore, maggiormente efficiente, è più costoso del precedente.
Terzo caso, vaporizzatori a conduzione + convenzione
Si tratta di veri e propri dispositivi ibridi che uniscono i due metodi di riscaldamento, a conduzione e a convezione, mutuando i vantaggi dei due sistemi: immediata produzione di vapore da una parte e, dall’altra, efficienza nell’estrazione dei principi attivi dalla cannabis legale come per i modelli a conduzione.
La vaporizzazione in genere sfrutta meglio la cannabis legale consentendo di usarne in minore quantità: un bel risparmio.
Tanti i modelli di vaporizzatori, se ne trovano diversi, portatili e non (da tavolo), a batterie o da connettere alla rete elettrica, facili da utilizzare (basta accendere, scegliere la temperatura, inserire il fiore, avviare). Un minor esborso per l’investimento in un vaporizzatore può essere garantito da negozi online come, ad esempio, PuntoG.
Articolo molto ben fatto, la vaporizzazione è senza dubbio una delle applicazioni più interessanti per l’utilizzo legale della nostra amata canapa light 🙂