Roberta Pinotti ministro della Difesa: favorevole ad aumento produzione Cannabis Terapeutica
Non si sa se fa parte di una mossa elettorale, oppure se pensiero autentico, comunque il dado è tratto, il verbo ha parlato. Roberta Pinotti ministro della Difesa: favorevole ad aumento produzione Cannabis Terapeutica.
Il capo dicastero delle Forze Armate italiane ha sottolineato di non essere contraria all’aumento di produzione della Cannabis Terapeutica perché “ha una funzione positiva scientificamente dimostrata”. La Pinotti ha voce in capitolo, anche decisiva, in quanto l’unico impianto che può produrre questa materia prima così preziosa per molti pazienti italiani, è l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.
Il ministro (ndR: al maschile perché lei così desidera essere chiamata, senza storpiare ideologicamente la lingua italiana e senza che la “rivoluzione” maschile-femminile dei termini sia appannaggio solo di cariche istituzionali) ha comunque ribadito che nello stesso impianto fiorentino la produzione della Cannabis Terapeutica è già aumentata, scelta voluta per rispondere alla forte crescita della richiesta riguardante il preparato italiano.
Il capo dicastero della Difesa ha pure fatto riferimento alla proposta di legge (clicca per leggere) che prevedeva anche di allargare la possibilità di produzione della cannabis terapeutica, documento che non ha superato l’iter parlamentare finale: fu approvato alla Camera, ma al Senato non è stato possibile andare avanti per la chiusura dei lavori parlamentari in vista delle elezioni del 4 marzo 2018.
Però, come ha detto all’agenzia di stampa Ansa, la Pinotti ha ribadito di essere “totalmente favorevole a questo aumento. Con il nostro istituto farmaceutico di Firenze siamo partiti in via sperimentale e aumenteremo, per quanto possibile, la produzione”.
Se la richiesta di Cannabis Terapeutica dovesse aumentare, secondo il ministro sarà necessario necessario “trovare una soluzione regolamentata per alleviare le sofferenze dei nostri malati” e la scelta di utilizzare l’istituto militare farmaceutico di Firenze è stata del ministero della Salute.
Dando infine valore all’operato dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, il ministro Pinotti ha sottolineato come lì si producano i cosiddetti farmaci orfani, quelli utili a combattere malattie rare che non portano profitto all’industria farmaceutica proprio per il numero esiguo di malati che ne vengono colpiti, farmaci che però restano vitali per coloro che soffrono di tali affezioni, per questo l’operato dell’Istituto fiorentino rappresenta “un’importante funzione di servizio per la collettività e per questo abbiamo aumentato la produzione”.
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