Alla Camera dei Deputati spuntano subito 376 progetti di legge più uno sulla Cannabis
Pare abbiano tantissima voglia di lavorare e da subito, tanto che all’appena aperta Camera dei Deputati spuntano subito 376 progetti di legge più uno sulla Cannabis. Sboccerà un fiore o butteranno via il seme?
Le energie non sono quindi spese solo per la formazione del nuovo Governo nazionale.
Le “truppe” stanno scaldando i muscoli tirando fuori vecchi e nuovi progetti (appunto 377 annunciati il 24 marzo 2018… chissà quanti altri dopo) ponendoli sul tavolo delle possibilità di intervento del Parlamento.
Camera dei Deputati, subito 377 progetti di legge: alcuni esempi
Alla Camera adesso ce n’è per tutti, alcuni sono argomenti già noti, altri del tutto nuovi. Dalle proposte di legge di iniziativa popolare (diritto all’eutanasia per esempio) a quelle dei singoli parlamentari, molto attiva Michela Vittoria Brambilla (centrodestra) con 36 proposte, particolare attenzione agli animali domestici (anche divieto dell’utilizzazione di animali in spettacoli e manifestazioni popolari – le feste storiche e tradizionali sono avvisate), ma anche per la lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo internet grazie a modifiche all’articolo 17 della legge 6 febbraio 2006, n. 38.
Una proposta sempreverde, quella dell’onorevole Manfred Schullian (SVP – PATT), la soppressione del Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, abrogando l’articolo 99 della Costituzione.
C’è anche la proposta per l’abolizione del canone Rai fatta dall’onorevole Silvana Andreina Comaroli (centrodestra) insieme ad altri.
Anche “Modifiche all’articolo 411 del codice penale e alla legge 30 marzo 2001, n. 130, concernenti la disciplina della pratica funeraria della cremazione a freddo” presentate dal deputato Alberto Zolezzi (M5S).
Si torna alla carica con l’abolizione dei vitalizi e la nuova disciplina sui trattamenti pensionistici di parlamentari e consiglieri regionali, progetto di Roger De Menech (Pd).
Per concludere questa brevissima rassegna, c’è anche chi chiede un cambio costituzionale per un governo di tipo semi presidenziale: Paolo Russo (Forza Italia) propone l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.
Veramente ultime: le proposte di sette nuove commissioni parlamentari di inchiesta, sul fenomeno mafie, sul sovraffollamento delle carceri, sulla vicenda dei due Marò, sulle attività illecite nel riciclo dei rifiuti e un’altra nel mondo del commercio e della produzione, un’altra sul terremoto del 2016 nel Centro Italia, infine sul disastro aereo di Ustica e sulla “violenza politica negli anni tra il 1970 e il 1989”.
Subito 376 progetti di legge più uno sulla Cannabis
Anche qui entriamo nel campo di una “vecchia conoscenza”, la proposta di legge di iniziativa popolare (oltre 60.000 cittadini firmatari) sulle norme per la regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati.
Il 13 luglio 2017 la precedente presidente della Camera, Laura Boldrini, aveva comunicato all’Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani che il controllo dei certificati elettorali consegnati l’11 novembre 2016 si era concluso con successo e che il testo veniva assegnato alle commissioni competenti (Giustizia e Affari sociali).
Poi sappiamo tutti come è finita. Nel nulla.
Come si è concluso in un nulla di fatto anche il suo stralcio (avvenuto a fine luglio 2017), quello sul disegno di legge riguardante la sola Cannabis Terapeutica, approvato sì alla Camera il 19 ottobre 2017 (cliccare su “Sì della Camera dei Deputati alla Cannabis terapeutica).
Quando però il documento è stato trasferito al Senato, l’iter si è fermato.
Si sono poi aggiunte la corsa a chiudere le Camere e il precipitarsi al voto, fattori che hanno messo la pietra tombale su ogni iniziativa sospesa e in itinere.
Resta da chiedersi come si comporterà l’eventuale maggioranza che sosterrà il nuovo governo, se e quando riusciranno a dargli forma. Nell’unione del M5S con il centrodestra, i dubbi si moltiplicano. L’esecutivo si reggerà sui voti dei due schieramenti: saranno trattative molto serrate quando si tratterà di discutere e decidere su questi argomenti.
O compromessi o fine del Governo. Non si scampa. Ci sarà una soluzione finale molto parziale.
Oggi più che mai il bacino di utenti, clienti, piccole aziende e agricoltori hanno temi, proposte e una visione più organica sulla questione Cannabis. Lo scenario è nuovo, Speriamo lo sia anche l’esito della nostra proposta di Normalizzazione del mercato con Regole chiare che difendano sia i produttori che i consumatori di qualsiasi specie!! OneLoveWeedLove