Previsione: Cannabis Terapeutica +300% nelle farmacie Italiane
Testate giornalistiche, spazi di approfondimento, agenzie stampa come l’Ansa si occupano sempre più della canapa utilizzata a scopo medicinale e nelle terapie mediche. L’ultima notizia-previsione arriva da Bologna nell’ambito di Cosmofarma, manifestazione sul settore delle farmacie alla Fiera bolognese conclusasi domenica 22 aprile: “Cannabis Terapeutica +300% nelle farmacie”.
A dirlo è stato il farmacista Marco Bresciani, organizzatore del corso di formazione ‘tecnica e legislazione delle preparazioni in cannabis – Attualità, prospettive e problematiche‘ all’interno della manifestazione.
Il che fa subito pensare all’insufficienza cronica della produzione italiana di Cannabis Terapeutica. Stando così le cose, siamo destinati a una sempre maggiore dipendenza dall’estero.
Cannabis Terapeutica +300% nelle farmacie, tendenza sempre più in crescita nel corso degli anni
Decotti, oli, capsule, sostanza da assumere anche tramite vaporizzatori oltre che per gocce sublinguali o decotti, la Cannabis Terapeutica calamita l’attenzione per i traguardi nel sostegno di terapie del dolore e nel trattamento di crisi epilettiche, solo per citare solo un paio delle affezioni trattabili.
“La terapia è agli albori in Italia, ma ci aspettiamo un incremento del numero delle prescrizioni superiore al 300% in tempi brevi – ha detto Marco Bresciani – In Paesi come ad esempio Israele e Germania, oppure l’Olanda che è anche l’unica nazione che la produce e la vende in Europa, è già molto diffusa e collaudata come terapia”.
“Le prescrizioni di cannabis medicinale sono indicate per il trattamento di molte forme di dolore e spasticità, correlati anche con tumori, Parkinson e Alzheimer. Ottimi risultati, anche superiori alle terapie classiche, nei casi di crisi epilettiche dei bambini”, hanno sottolineato gli specialisti riuniti al meeting del Cosmofarma, manifestazione che ha registrato il tutto esaurito.
La larga partecipazione è sintomo della fame di informazione e di come i farmacisti sentano il bisogno di linee guida e di preparazione per un settore che conta sempre più richieste da parte di pazienti.
“La cannabis terapeutica disponibile nelle farmacie è molto diversa dalla canapa venduta ne cannabis-shop – ha tenuto a rimarcare Bresciani – Infatti la forma terapeutica viene coltivata esclusivamente indoor da piante clonate e le produzioni sono perciò standardizzate, i principi attivi controllati e tarati a scopo terapeutico. l’altra invece deriva dalla canapa industriale, la stessa che si usa per farne tessuti e non contiene sostanze attive”.
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Dosaggi e modalità d’uso dipendono dal singolo paziente attorno al quale va “ritagliata” la terapia che è poi prescritta da un medico e da specialisti in settori clinici. L’utilizzo dei decotti è considerato tra i più blandi, come è stato sottolineato anche alla conferenza.
La forma vaporizzata è indicata quando serve una risposta rapida alla terapia. L’olio permette dosaggi precisi, mentre le capsule, già dosate, sono indirizzate nel portare avanti terapie già collaudate.
Da evidenziare che in Italia le malattie e gli stati fisici che possono essere trattati con la cannabis terapeutica sono codificati dal decreto del ministero della Salute risalente al 9 novembre 2015. In gran parte sono casi di malati farmacoresistenti (molti i bambini) che, quindi, non riescono ad avere vantaggi dai preparati e dai farmaci già esistenti o “classici”.
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Può essere utile, ma deve consultare uno specialista: solo i medici e gli specialisti in settori della Medicina possono valutare la situazione ed eventualmente solo loro prescrivere un trattamento con questi preparati. Buona fine settimana!