A novembre nel Michigan referendum sulla Cannabis: regolamentazione legale promossa dalla “Coalition to Regulating Marijuana Like Alcohol”
Stati Uniti, una stella tra le cinquanta che rappresentano la costellazione degli stati confederati, affronterà presto il tema della legalizzazione della canapa. A novembre nel Michigan referendum sulla Cannabis accoppiando la consultazione alle elezioni di metà mandato.
I sondaggi sul referendum per la regolamentazione legale della Cannabis caldeggiato dalla Coalition to Regulating Marijuana Like Alcohol hanno evidenziato come i favorevoli siano circa il 60% dei possibili votanti.
Se il voto di novembre sarà realmente per il “si”, il Michigan diventerebbe il primo stato nel Midwest con una legge sulla cannabis per gli adulti.
Nel Michigan referendum sulla Cannabis: il via libera definitivo e la proposta
La petizione che ha dato il via libera alla consultazione dell’elettorato su questo tema, è stata approvata il 26 aprile 2018 dal Michigan Board of State Canvassers, la Commissione elettorale che su 365.384 firme presentate dalla Coalizione ne ha convalidate 277.370, quindi ben oltre il tetto minimo richiesto pari a 252.523.
“Questo novembre, gli elettori del Michigan avranno finalmente la possibilità di eliminare le antiquate leggi sulla marijuana del Michigan – ha detto Alcol John Truscott, portavoce della Coalizione – Proprio come con l’alcol, è chiaro che il divieto non funziona e che la regolamentazione e la tassazione rappresentano, insieme, una soluzione molto migliore”.
La proposta di regolamentazione concederebbe agli adulti dai 21 anni in su di possedere e consumare quantità limitate di Cannabis.
In più sono previsti punti ben precisi da rispettare:
- dare licenze alle imprese che coltivano, trasformano, testano, trasportano e vendono Cannabis;
- legalizzare la coltivazione della canapa industriale (usata per fabbricare tessuti, plastica biodegradabile, cibo, materiali da costruzione e persino combustibile);
- proteggere i consumatori con adeguati test e norme di sicurezza per la vendita al dettaglio della Cannabis;
- imporre un’accisa del 10% sulla Cannabis venduta al dettaglio oltre all’imposta sulle vendite del 6% dello Stato;
- offrire ai governi locali l’opzione di consentire l’apertura di imprese dedite alla canapicoltura nella loro comunità.
Michigan referendum sulla Cannabis: le dichiarazioni
“Questa è un’importante riforma che aiuterà a mettere fine a migliaia di arresti non necessari e a reindirizzare le risorse delle forze dell’ordine verso reali bisogni – ha detto Isaia “Ike” McKinnon, ex capo della polizia di Detroit – Quindi verso compiti come combattere il crimine violento e l’epidemia di oppioidi. Allo stesso tempo ci saranno incassi per centinaia di milioni di nuove tasse utili per le nostre scuole, strade e governi locali. Questa non è solo la mia opinione. Ho parlato con innumerevoli funzionari delle forze dell’ordine in tutto il Michigan e nel Paese: tutti affermano le stesse cose”.
“Quando si guarda al successo di altri stati che hanno già legalizzato e regolamentato la marijuana, è chiaro che questa è la via da seguire – ha sottolineato Brad Forrester, membro del consiglio di amministrazione del Michigan NORML – Gli stati che hanno legalizzato e regolamentato la marijuana hanno visto una diminuzione dei decessi correlati agli oppioidi, aggiungendo anche centinaia di milioni di dollari di entrate fiscali ogni anno”.
A sostenere l’iniziativa e all’interno della Coalizione, il Marijuana Policy Project, la National Cannabis Industry Association. E ancora, l’ACLU American Civil Liberties Union del Michigan, la Drug Policy Alliance, la National Patients Rights Association (pagina Facebook) e la MILegalize.
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