Oli da semi di Canapa, le eccellenze e gli errori più comuni da evitare
A conclusione della premiazione che ha sancito il vincitore al Concorso Nazionale per il miglior Olio di semi di Canapa (seconda edizione) durante la terza edizione della Fiera Canapa è a Frattamaggiore (Na), c’è stato modo di confrontarsi per capire l’attuale livello della produzione italiana degli oli da semi di Canapa.
Individuati i migliori prodotti, il professore Raffaele Sacchi del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha permesso di inquadrare meglio gli errori più comuni che danneggiano il risultato finale nel dar vita a un olio.
Il tutto in una video intervista di Canapa Oggi.
Per permettere di scegliere i primi tre oli fra i partecipanti al concorso, il Dipartimento universitario e la guida del professore Sacchi hanno messo in luce pregi e difetti di ogni prodotto concorrente grazie ad analisi di laboratorio e ad assaggi.
In questo modo è stata stilata una classifica finale incrociando i dati solo nella serata finale di Canapa è il 27 maggio 2018: prima di analizzare i liquidi, l’università aveva ricevuto le bottiglie senza etichetta, dotate solo di numeri individuali.
Quindi, prima di consegnare la targa al vincitore, è stata la volta della relazione preliminare sui problemi riguardanti la produzione di oli da semi di Canapa, fattori che si possono ripercuotere più o meno pesantemente sulla qualità e sul sapore.
Da qui l’elenco di elementi invalidanti, come l’attivazione di particolari enzimi in caso di semi danneggiati e/o schiacciati dopo la raccolta, la non buona separazione dalla frazione d’acqua contenuta negli stessi semi o il loro cattivo stoccaggio e tanto altro. Il professore Sacchi è stato chiaro: pur nella grande tradizione della Canapa, il comparto dell’olio da semi di questa pianta è ancora giovane.
Infine, ma non per questo meno importanti (al contrario) le caratteristiche sensoriali, di gusto dell’olio, venute fuori durante le analisi compiute da assaggiatori professionisti.
A trionfare a fine concorso è stato “U Prímu“, olio del Molino Crisafulli di Caltagirone (Catania).
A seguire Canapa delle Marche giunta seconda (ma era prima nel 2017) e l’azienda agricola Ares del Molise presente sul podio al terzo posto (seconda nella precedente edizione).
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