Canapa Campana, il bello della canapicoltura mostrato in una giornata che ha sollecitato i sensi
Colori, profumi, sapori dai prodotti alimentari che hanno come base la Canapa, ma anche la bioedilizia, il tessile, gli approfondimenti tematici e l’ampia vista dei campi con la tradizionale pianta che una volta vedeva l’Italia primeggiare. La Cooperativa Canapa Campana (pagina Facebook), ecco il bello della canapicoltura mostrato in una giornata ricca di sole e di partecipazione, il Canapa Day del 5 giugno scorso nella sede della cooperativa a Caivano (Napoli).
La prima edizione di questa manifestazione risale al 20 giugno 2017.
In questa seconda tornata del 2018 sempre grande festa e anche momento di rivelare nuovi prodotti: uno spumante alla Canapa e una crema spalmabile che abbina Canapa e miele.
C’era anche l’Omega Vegetal, integratore a base di Bergavit (flavonoidi del bergamotto), farina di Canapa e Cassia Nomame (leguminosa che riduce l’assorbimento dei grassi), prodotto e distribuito da GMED Pharma.
E la Canapa entra anche nelle scuole superiori per la realizzazione di idee di impresa grazie proprio al connubio con Canapa Campana e l’apporto di Students Lab Italia, emanazione italica di organizzazione non-profit che orienta al lavoro, potenzia le competenze, sostiene nella realizzazione di idee imprenditoriali, cura l’alternanza scuola-lavoro, fa formazione, riunisce istituti, docenti, studenti, aziende e istituzioni attorno a progetti specifici.
La realtà colturale di Canapa Campana
La situazione dei campi è evidente nella differenza con l’annata 2017, quella che era stata caratterizzata da siccità: nel 2018 con le piogge abbondanti non c’è stato bisogno di compensare con le due irrigazioni che si erano rese necessarie nello stesso periodo di dodici mesi fa.
Sparsi nel territorio campano, la cooperativa può contare su circa 150 ettari a canapa e su un raggruppamento di oltre 50 aziende.
Come iter comune la semina, a fine marzo-primissimi di aprile (il 27 marzo in questo 2018) preparando un letto di semina con sostanza organica integrata. Piante che, al massimo sviluppo, crescono non oltre i due metri e arrivano a maturazione in circa 90 giorni.
Tra trenta giorni circa, tolta la canapa, il terreno viene ripulito in otto giorni e vengono messe a dimora, per esempio, le zucchine. Il primo novembre sullo stesso terreno mettono le rape e a febbraio le colgono realizzando così la piena rotazione colturale.
Semina meccanica come avviene per la raccolta, costi di gestione bassi con un ettaro che ha costi intorno ai 200 euro e redditività da 1.800 a 2.000 euro circa.
Un ettaro con 80.000 piantine è destinato all’estrazione del CBD cannabidiolo per la preparazione di oli essenziali, ma cambia il metodo di coltura, molto controllato, pianta per pianta. Semina-raccolta in un intervallo di 180 giorni, viene meno la meccanizzazione, lavorazione accurata vista la destinazione finale.
Canapa Campana, la ricerca e le novità
“Abbiamo scelto una cultivar gestibile anche sotto l’aspetto meccanico – ha sottolineato Francesco Mugione, responsabile della produzione di Canapa Campana – Andiamo con una trebbia e riusciamo a lavorare bene, un modello Fiat Agri di vecchia generazione, affidabile e sicura. Se avessimo messo una pianta che arrivava anche a quattro o cinque metri, sarebbe stato enormemente complesso gestirla. Come varietà di Cannabis Sativa L. abbiamo adoperato la Finola, la Uso31 e la Futura 75″.
“Queste sono le varietà che ci hanno dato il riscontro migliore per le nostre finalità di prodotto finale – ha rimarcato Mugione – Sui terreni, quelli molto sciolti sono i migliori, mentre quelli argillosi o di medio impasto danno sempre un po’ di problematiche. Comunque la canapa ha sempre delle buone rese in ogni situazione essendo pianta molto rustica che non ha bisogno di particolari cure o di particolari concimazioni”.
Per adesso il 90 per cento della produzione va per ricavarne semi, olio, farina. “Questa è la nostra base consolidata – ha detto il responsabile della produzione di Canapa Campana – Il futuro, i nuovi obiettivi sono in divenire: miriamo molto sulla bioedilizia ma anche sulla nutraceutica e farmaceutica, settori molto interessanti e da esplorare. Tanto che abbiamo stretto un protocollo d’intesa con l’Università di Salerno e il professore De Feo, ordinario del Dipartimento di Biologia e Farmacologia, azione che ha come obiettivo studi sul CBD Cannabidiolo, terpeni in genere. Parlo di Canapa e oli essenziali e secondo norma italiana ed europea a bassissimo contenuto di THC come consentito dalla legge”.
“Certo, siamo aperti a qualsiasi possibilità futura – ha proseguito Mugione – quindi se un giorno sarà possibile richiedere autorizzazioni per produzione farmacologica-terapeutica, dal punto di vista degli studi fatti con l’Ateneo di Salerno saremmo già avanti: sarebbe il nostro sogno realizzato. La nostra azienda lavora con le università per essere all’avanguardia. Tutto quello che andiamo scoprendo servirà ad ampliare le possibilità future dei giovani che ci stanno intorno e che con noi collaborano, le nuove leve che stiamo accompagnando nel percorso della canapicoltura”.
“Tornando alle altre novità che coniugano tradizione, innovazione e fantasia creativa, stiamo lavorando a uno spumante alla Canapa – ha rivelato Francesco Mugione – Abbiamo già raggiunto degli ottimi risultati, le prime prove sono andate benissimo e le stiamo continuando. Il prodotto non ha ancora un nome, ma prossimamente dovrebbe arrivare in commercio. Altra novità, una crema di Canapa al Miele, ricca di Omega 3 e Omega 6, molto ricca di proteine pari a circa un 35 per cento circa, Quindi molto indicata per la fasce adolescenziale e i bambini oltre a situazioni che richiedono un alimento con simili caratteristiche: Dovrebbe andare sul mercato a settembre”.
Canapa Campana e Students Lab per far capire ai giovani come creare una realtà imprenditoriale
Tanti gli studenti di scuole specializzate che portano avanti progetti legati alla Canapa. Motore unificante l’Associazione Studens Lab Italia con progetti di orientamento al lavoro e alternanza scuola-lavoro, didattica. A Caivano per il Canapa Day di Canapa Campana i ragazzi erano in tanti.
“Ci occupiano di educazione all’imprenditorialità – ha detto Marina Cangiano, responsabile del Commerciale di Sudents Lab del Casertano – Insieme all’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore ‘Padre Salvatore Lener’ di Marcianise, all’Istituto Tecnico Economico ‘Alfonso Gallo’ di Aversa e al Liceo Carducci di Nola, siamo qui per dare vita e senso all’alternanza scuola-lavoro per fare sì che i ragazzi possano interfacciarsi con il mondo del lavoro ed essere sempre più consapevoli delle loro capacità, competenze e conoscenze”.
“Con Canapa Campa a e il signor Mugione abbiamo stabilito una partnership – ha proseguito la Cangiano – per fare si che i ragazzi possano creare una realtà imprenditoriale e sviluppare concretamente una business idea che ha a che fare con la Canapa. Quindi per prodotti di vario genere, dal tessile e quindi mondo della moda, poi il food e quindi culinario e anche la realta del mondo rivolto all’ottica. Quest’ultimo punto molto interessante: una mini company del Lener di Marcianise ha realizzato una montatura a base di Canapa assemblata con una stampante 3D”.
Da quanto si comprende in queste scuole ci sono già diversi progetti in atto, tutti riguardanti l’utilizzo della Canapa.
“Dunque, di idee imprenditoriali legate alla canapa adesso ce ne sono almeno una decina. Tra i vari istituti del Casertano e del Napoletano arriviamo a una ventina tra loro diversificati, magliette, occhiali, braccialetti, tè e tisane di vario gusto e tantissimo altro, sempre a base di Canapa – ha sottolineato la responsabile del Commerciale di Sudents Lab del Casertano – I ragazzi realizzano delle idee di business commercializzabili che si basano su lunghe analisi e studi. Quindi uno studio e stesura di un business plan dall’idea di fattibilità del prodotto e la possibile introduzione nel mercato con tutti i vari canali di distribuzione. Fanno attivare i marketing, quindi si sponsorizzano e cercano i canali di commercializzazione del loro prodotto. Lo studio della legislazione sulla Canapa è basilare naturalmente, i ragazzi sono seguiti da nostri tutor, veri e propri trainer, arrivando ad analizzare i principi della pianta e come poterla utilizzare in maniera legale”.
Bergamotto, una leguminosa di origine cinese e canapa… che faranno insieme?
Prodotto naturale esposto insieme a tutte le altre ricchezze alimentari e nutraceutiche che hanno la canapa come componente fondamentale, l’Omega Vegetal ha raccontato molto di sé attraverso le parole di chi ha assemblato questo integratore d’eccellenza.
Andrea Iuri Incoglia e Claudio Sarnataro sono i titolari della Contact Srls (pagina Facebook) che ha dato vita al prodotto.
“Bergavit che è un estratto di bergamotto, Canapa Sativa e con recisione la sua farina da seme, la Cassia Nomame, una pianta tropicale con piccoli fiori, capace di crescere anche in Calabria – ha descritto Claudio – Con l’unione di questi tre ingredienti di base abbiamo fatto sì assemblare una confezione costituita da 30 compresse, da prenderne una al giorno, capaci di ridurre fortemente il contenuto del cosiddetto colesterolo cattivo e dei trigliceridi presenti nella circolazione sanguigna. Di fatto abbassa molto il colesterolo LDL e innalza l’HDL, migliorando così le funzioni cardiocircolatorie”.
“La Cassia Nomame riduce l’assorbimento dei lipidi e ha una forte azione antiossidante e di contrasto ai radicali liberi. L’azione si combina a quella già nota e potente della Canapa e del bergamotto – ha proseguito Chiara che collabora con i titolari – Questo integratore è in grado di normalizzare il quadro lipidico dell’organismo”.
“L’idea è venuta fuori dalla collaborazione con Canapa Campana, lavoro che dura già da due anni – ha concludo Claudio – Quindi abbiamo usato le materie prime della nostra regione, la scienza dell’industria farmaceutica, unendo il tutto per dare forma e concretezza a questo nuovo prodotto”.
Canapa Campana, gli approfondimenti e i suoi sapori
Chef, maestri pizzaioli, abbinamenti con prodotti tipicamente campani. C’era l’imbarazzo della scelta. Una ricchezza di combinazioni che è frutto della filiera della canapa ampiamente descritta negli approfondimenti del Canapa Day 2018 fin dalle sue problematiche di coltura in ripartenza dopo decenni di blocco.
Il dottor Pasquale Crispino, presidente dell’Ordine degli Agronomi di Napoli, il dottor Nunzio Fiorentino del Dipartimento di Agraria dell’Università di Salerno, con un focus sulle tecniche di semina e nuove cultivar di canapa sativa da seme, il professore Salvatore Faugno, Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, che ha messo in evidenza le problematiche della meccanizzazione nella canapicoltura,
E ancora, il professore Vincenzo De Feo, ordinario di Biologia e Farmacologia dell’Università di Salerno, che è entrato nell’argomento canapa per il settore farmacologico e il passaggio alla Bioedilizia con il professore Massimo Viscardi del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università federiciana.
Il tutto fino alla conoscenza sapiente degli oli e, in questo caso particolare, degli oli da semi di canapa, del professore Raffaele Sacchi, ordinario dello Sportello Olio dell’Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Agraria.
A completare degnamente il quadro della giornata, ecco tutto l’aspetto del gusto che è stato un’esplosione di inventiva tipica italiana e, ancora di più, meridionale.
Lo chef Nino Cannavale di “Laboratorio Carditello” con le sue soluzioni innovative nei sapori, come i suoi barattoli di Tiramisù alla Canapa, due tradizioni che si incontrano deliziando il palato… o le lasagne alla canapa.
Senza dimenticare Vincenzo Varlese, Maestro Pizzaiolo pluripremiato di “Sua Maestà la Pizza” (naturalmente pizza con impasto contenente anche farina da semi di canapa).
I formaggi? Una selezione tra simil provole affumicate o meglio, la treccia affumicata, poi la ricotta freschissima o un pepato fresco, tutti insaporiti alla canapa e a cura del Caseificio Autieri con sede a Crispano (Napoli): assaggi che hanno regalato veri angoli di paradiso alle papille gustative.
Infine, ma non ultimi, nello spazio dell’Old Village di Succivo, il Pinsa Store di Grottaminarda, i vini di Cantine la Guardiense, lo spumante non filtrato “Crudoo” di Giorgi Wines… solo per citarne alcuni
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