In Sicilia il più grande impianto italiano per produrre derivati dalla Cannabis
Cannabis biologica ed estrazioni dalla pianta dei suoi preziosi principi attivi. Avviene a Ragusa dove è stato dato il via alla realizzazione di una struttura rivoluzionaria in questi tempi. Infatti si può ormai affermare che sarà in Sicilia il più grande impianto italiano per produrre derivati dalla Cannabis.
La realtà imprenditoriale è l’italo-sicula CanapaR Srl la cui Casa madre è la CanapaR Corp (società aperta in Canada) che vede la partecipazione importante, proprio a livello di fetta societaria, del gigante canadese Canopy Growth Corporation.
Quest’ultima ha fatto il suo ingresso, sviluppandolo, attraverso la sua sussidiaria nonché piattaforma di investimento globale e di individuazione di partner strategici Canopy Rivers che fa capo al mercato azionario di Toronto.
L’investimento di Canopy per giungere a oltre il 49 per cento di CanapaR Corp è stato pari 13 milioni di dollari circa.
La Canopy Growt, come già scritto qui su Canapa Oggi (link all’articolo), annovera già tra le sue mete di espansione impianti europei come in Danimarca.
Da anni nel settore Canapa i canadesi hanno realizzato vere e proprie multinazionali e aziende di grandissimo calibro che producono per il mercato mondiale sia prodotti alimentari che destinati al comparto farmaceutico e, visti i principi attivi in gioco, anche per il cosmetico. Realizzano soluzioni innovative da proporre dall’Asia all’Europa oltre che per gli stati americani.
In Sicilia il più grande impianto italiano per produrre derivati della cannabis: come funziona e le caratteristiche
Adesso i nordamericani con la Canopy Growth Corporation sono ben più che attivi anche in Sicilia con questo impianto di Ragusa, in contrada Piancatella, che sarà sede della filiale italiana e al centro di una vasta filiera produttiva, una rete fatta da 54 aziende agricole cerealicole e foraggere, costruita grazie anche alla collaborazione di Confagricoltura e a un lavoro paziente di coordinamento e ricerca durato circa otto mesi.
L’area di produzione, circa 300 ettari, è compresa tra la Piana di Catania, Lentini, Ramacca, Mineo, Grammichele e Licodia Eubea.
Il territorio siciliano è poi particolarmente adatto per le ore di insolazione, caratteristiche dei terreni (grande varietà), fattori climatici.
Oli essenziali e distillati di canapa industriale, questo sarà il focus della produzione, “ingredienti” che saranno utili per il confezionamento di prodotti destinati alla cosmesi e che potranno essere la base per quelli destinati al farmacologico-terapeutico lì dove la produzione di questo comparto della Canapa è possibile.
“Abbiamo deciso di investire in Sicilia – ha raccontato Sergio Martines, siciliano e amministratore delegato di CanapaR Corp – sia per la sua posizione geografica strategica al centro del Mediterraneo che per la sua storia di regione principale produttrice di canapa industriale nel suo recente passato”.
“Per la Sicilia, l’Italia e tutta l’Europa si stanno aprendo scenari importantissimi per il mercato della canapa e dei suoi derivati – ha proseguito Martines – Stiamo assistendo a un aumento della domanda di prodotti innovativi per la cura della pelle e della salute naturale a base di CBD e cannabinoidi. Si stima che il mercato degli estratti della canapa crescerà di 2,1 miliardi di dollari entro il 2020, pari ad un incremento del 700% rispetto agli utili maturati dalle imprese nel 2016″.
Come descritto dalla stessa CanapaR già dal sito aziendale, la missione è quella “di sviluppare ed ottimizzare la coltivazione biologica ed i processi dei suoi derivati e l’olio di CBD“, procedimenti che per ottenere olio al Cannabidiolo e altri derivati sarà focalizzato nell’impianto ragusano.
Fondamentale tutta la lavorazione “green” dai campi alle estrazioni (senza uso di solventi), testando fin dall’inizio, sul prodotto in arrivo, la pianta completa, verificando ogni assenza di pesticidi, metalli pesanti.
Questa nuova realtà della Canapa ha un modello esternalizzazione agricola in forte crescita e la collaborazione con il Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania (link), fattore che permette di avere un sostegno tecnico e scientifico continuo dedicato agli agricoltori, per portare avanti la ricerca tra le varietà permesse e certificate di Cannabis Sativa L, quelle che meglio si adattano al compito e all’ambiente siciliano, oltre a sviluppare possibili e nuovi processi di estrazione dalla pianta.
Salvo Massimino, componente dell’Osservatorio canapa di Confagricoltura, ha raccontato le motivazioni di questa compartecipazione: “La prospettiva ci è sembrata interessante e una decina di nostri associati hanno aderito, per circa 70 ettari da coltivare”.
Il prezzo di vendita del raccolto varia dai 4 ai 7 euro al chilo, in media 5 euro: “Dal grano si ricavano in media 300 euro/ettaro, sulla base delle esperienze prospettate da Canapar qui di parla quasi del doppio”, ha sottolineato Massimino – Si punta su varietà di Canapa certificata e ammessa della Sativa che hanno valori molto bassi di thc e cbd per tutelare gli agricoltori e prevenire spiacevoli sorprese”.
Oltre a Martines che ha pluriennale esperienza nei settori farmaceutico, dermocosmetico e nutrizionale, ecco i personaggi che arricchiscono la compagine-guida di CanapaR:
- Antonio Caruso, vicepresidente esecutivo e a capo dell’ufficio finanziario;
- Paolo Guarnaccia, vicepresidente per gli sviluppi e contatti scientifico-accademici, ricercatore e docente al Dipartimento di Agraria dell’Università di Catania, grande esperto nella fisiologia delle colture della canapa e già al fianco di molte aziende di successo come il Molino Crisafulli (link) di Caltagirone (Ct);
- Antonio Zanotto vicepresidente per le questioni operative e scientifiche;
- Giovanni Milazzo, vicepresidente allo sviluppo, già noto come guida della star-tup catanese Kanèsis (link);
- Giuliana Martines, responsabile acquisti.
Canapar S.r.L
(anche pagina Facebook)
Zona Industriale IV fase
Contrada Piancatella
97100 Ragusa, Italy
email: info@canapar.com
In crescita il business della cannabis light: aumentano i negozi specializzati anche in Sicilia e nasce l’impianto piu grande d’Italia per la produzione di derivati di canapa per usi farmaceutici e cosmetici.