Il Miglior olio di semi di Canapa 2019, 27 luglio concorso nazionale “Canapa è” III edizione, a Frattamaggiore, provincia di Napoli
Premessa necessaria. Qui si parla di olio di semi di canapa, olio alimentare come quello d’oliva, un prodotto che, come tutti gli altri di questo tipo, nulla ha a che vedere con la sentenza della Corte di Cassazione rilasciata lo scorso 30 maggio, pronunciamento che ha causato trambusto e perplessità notevoli tra produttori, trasformatori e tra i consumatori. È bene sottolineare questo punto. Informare in maniera particolareggiata. Ecco quindi la Terza edizione del Concorso nazionale “Canapa è” per il Miglior olio di semi di Canapa che si svolgerà il 27 luglio (Regolamento Concorso, Scheda di Partecipazione e Questionario Coltivazione, a fine articolo – necessari da spedire compilati insieme al proprio olio – entro il 20 giugno).
Come sempre, l’evento avverrà a Frattamaggiore (Napoli) per “Canapa è” che da anni ci ha abituato a una rassegna particolareggiata sulla Canapa Sativa L. e sui prodotti locali nell’ambito della Filiera della Canapa. Un abbinamento vincente fra tradizioni antiche, dall’alimentare alle lavorazioni di diverso tipo, sempre di origine storico-artigianale.
Il tutto nel segno della genuinità, dei sapori, profumi, della piacevolezza al tatto, della cura del corpo, ma questa volta in una serie di rassegne che costelleranno l’intero anno 2019.
Quindi settore alimentare, tessile, cosmetico, tutto quanto è perfettamente ricompreso nella Legge 242 del 2016, non oggetto della sentenza di Cassazione che, per altre tipologie di prodotti, ha gettato scompiglio e ulteriore insicurezza nel settore Canapa.
Miglior olio di semi di Canapa 2019: in attesa della manifestazione, ecco le video-interviste della precedente edizione
Per dare un’idea sul concorso, basta ricordare le quattro ampie video-interviste girate all’edizione 2018 dell’evento dal fotoreporter Angelo Campus:
- all’avvocato Nicomede Di Michele (a questo link), presidente dell’Associacione Fracta Sativa Unicanapa, al centro della nascita e conduzione di “Canapa è” e del Concorso per i migliori oli di semi di Canapa;
- altra video-intervista a Giuseppe Sammartino (a questo link) della Molino Crisafulli di Caltagirone (Catania) che nel 2018 ottenne il primo posto con il suo olio “U Prímu” capace di primeggiare su tutti gli altri.
- le altre due video-interviste furono fatte al professore Raffaele Sacchi (link) del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e ala dottoressa Severina Pacifico (link) del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
L’avvocato Nicomede Di Michele sulla confusione e sui danni generati dal post-sentenza della Cassazione
Nicomede Di Michele – Con la loro decisione le Sezioni Unite hanno prodotto un vero e proprio tsunami. Ormai l’argomento cannabis light è all’ordine del giorno. Se ne discute su tutti i media, nei bar, per strada, finanche nelle aule universitarie. È giusto che se ne parli, ma è altrettanto doveroso iniettare nel fiume incessante, tumultuoso delle parole e delle mille considerazioni personali, qualche informazione su ciò che è realmente accaduto e, soprattutto, quale parte della pianta è stata coinvolta dal divieto di commercializzazione al pubblico, salvo dimostrare l’effetto non drogante dei prodotti derivati dal fiore.
Canapa Oggi – Allora facciamo chiarezza perché sull’ondata chiusura e sequestri, negozi e aziende registrano casi anche di confisca dei prodotti da seme, cosa che non doveva avvenire, nonché sintomo di grande confusione.
NDM – Per una corretta disamina del fenomeno siamo in attesa di leggere le motivazioni della decisione della Cassazione, per comprendere il percorso logico-giuridico seguito dagli Ermellini, per quanto il dispositivo sia di per sé esaustivo. È giusto e doveroso, ripeto, far comprendere, non solo alla gente comune, ai meno esperti e ancor più alle Forze dell’Ordine, che la parte “incriminata” di una pianta peraltro totalmente legale in quanto prodotta da un seme appartenente ad una varietà ammessa ed inserita nel Catalogo comune delle varietà di specie di piante agricole pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea, nulla ha a che vedere con il seme di Canapa e quindi con la parte utilizzata per produrre alimenti per l’uomo.
CO – Ribadendo l’ovvio per gli addetti ai lavori, ma informando con precisione chi ha bisogno di sapere (i più sono i consumatori… ma non solo), i prodotti da seme non c’entrano nulla con la sentenza della Cassazione e sono di libero consumo.
NDM – Se è vero come è vero che solo nel fiore troviamo i cannabinoidi – oltre ad altre sostanze – e che tra questi solo uno è attenzionato e vietato se presente oltre certe concentrazioni – mi riferisco (e questo lo sanno anche le pietre) al delta-9- tetraidrocannabinolo, più conosciuto come il THC – è anche vero che nei semi di canapa dette sostanze sono totalmente assenti. Nel fare, come dice il vecchio adagio, di tutta un’erba un fascio, non si rende giustizia alla pianta che si compone di tante parti, ma soprattutto si crea una grande confusione nei soggetti preposti al controllo e ancora di più nel consumatore, con grave rischi per il comparto della canapa alimentare.
CO – Nella realtà, preda di grande confusione, cosa sta accadendo?
NDM – Ho sentito dire che il sequestro preventivo eseguito dalla Forze dell’Ordine su disposizione della Procura ha riguardato oltre ai fori secchi e suoi derivati, come l’olio, anche i semi di canapa ottenuti dalla coltivazione delle varietà ammesse e suoi derivati, come il seme decorticato, l’olio di semi di canapa, la farina e tutti i prodotti da forno che da essa si ottengono. La Babele più totale!
CO – Come può e come deve contribuire “Canapa è” con il terzo Concorso sul Miglior Olio di semi di Canapa?
NDM – In questo contesto la terza edizione del concorso del miglior olio di semini di canapa organizzato dall’associazione Fracta Sativa UniCanapa sarà l’occasione in più per fare chiarezza, per fugare ogni dubbio sulla liceità del prodotto e sulle sue qualità nutraceutiche. A tal proposito, ricordo a me stesso che il 22 maggio del 2009 anche l’allora ministro della Salute, con una sua circolare intitolata “Produzione e commercializzazione di prodotti a base di semi di canapa per l’utilizzo nei settori dell’alimentazione umana”, ha dichiarato, su indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Ufficio Centrale Stupefacenti, che il seme di canapa non contiene THC, ma sostanze ad azione antiossidante e acidi grassi della serie omega•3, mentre i cannabinoidi, psicotropi, sono prodotti e presenti solo dalle foglie e nelle brattee fiorali, a loro volta di origine fogliare, ma non si ritrovano nei semi. Sulla base di queste considerazioni confido che la terza edizione del concorso, fissato al 27 luglio 2019, possa contribuire a fare luce sul tema canapa industriale.
CO – Come si sta trasformando l’organizzazione delle manifestazioni sulla Canapa a Frattamaggiore? Che proposta porgerete ai visitatori?
NDM – Quest’anno, per motivi legati all’organizzazione, la fiera “Canapa è” non si è tenuta secondo lo schema tradizionale. È intenzione dell’Associazione Fracta Sativa UniCanapa realizzare nel corso dell’anno tutta una serie di eventi, tra cui il concorso del miglior olio di semi di canapa e la creazione duratura di un museo della canapa. Quest’ultima iniziativa dovrebbe partire a settembre, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, in modo da consentire alle scuole soprattutto di poter conoscere e affrontare il tema canapa a partire dalla storia fino a giungere ai nostri giorni con una proiezione verso le future applicazioni in campo terapeutico e industriale per una economia sempre più sostenibile.
Miglior olio di semi di Canapa 2019: chi analizzerà gli oli e, di conseguenza, eleggerà il migliore?
Quest’anno a fare un’analisi completa sui campioni di oli da semi di Canapa, con tutte le garanzia di anonimato in modo da non influenzare gli esaminatori, saranno i dipartimenti di Farmacia della Federico II di Napoli e dell’Università Vanvitelli di Caserta.
Inoltre, secondo programma, prima della premiazione, preceduta da un convegno sulle qualità dell’olio, verrà eseguito in diretta il primo panel test con assaggiatori esperti di altre sostanze, come vino e olio di oliva, così da poter implementare le future fasi di analisi per la individuazione del miglio olio di semi di canapa.
Di seguito (formato jpg scaricabili):
- Regolamento Concorso;
- Scheda di Partecipazione;
- Questionario Coltivazione.
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