Natale 2020 e Capodanno per la Canapa: gioie e dolori (più questi ultimi)
Pare proprio che per la filiera della Canapa Industriale le cose non possano mai filare lisce, nonostante gli eventi e le decisioni internazionali. Natale 2020 e Capodanno dal sapore amaro con un tocco di dolce se si considerano die aspetti: il potenziale (mortificato) della Cannabis Light che ancora non potrà esprimersi anche a causa di “fuoco amico” o inaspettato in Parlamento; dall’altra un successo per la Cannabis terapeutica.
Ma è bene andare nel dettaglio, anche se brevemente. Altrimenti che auguri di buone feste sarebbero?
Cannabis Light, il voto contrario in Commissione Bilancio della Camera grazie a uno strano matrimonio d’intenti politico
Dalle parole dell’avvocato Giacomo Bulleri che il 21 dicembre 2020 ha postato il suo pensiero subito dopo la bocciatura in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati del relativo emendamento per variazioni alla Manovra economica dello Stato:
“Per dovere di cronaca, l’emendamento sulla Canapa Industriale che avrebbe portato all’Italia 1 Miliardo di Euro di nuove entrate non è passato per due voti contrari. Votano contrario, in Commissione, il Partito Democratico e Italia Viva che si accodano alla posizione di Lega e Fratelli d’Italia“.
“Nonostante la Corte di Giustizia e l’ONU – ha scritto ancora Bulleri – l’Italia ovviamente si è ancora persa dietro all’ottuso pregiudizio, in controtendenza con Francia e Germania che già si stanno adeguando ai provvedimenti di cui sopra. Evidentemente preferiamo subire le importazioni da altri Stati membri piuttosto che agevolare la filiera italiana. Vergogna!“.
Uno stranissimo matrimonio al voto tra Pd, IV, Lega e Fdi… eppure l’intento di frenare una rilevante porzione della filiera della Canapa industriale lo hanno raggiunto, nonostante i pareri internazionali ed europei dei maggiori organi esistenti.
Resta da capire quale regia ha agito e quale sarà lo scopo finale di tutto questo, non regolamentare come si deve questo settore, in special modo la Cannabis Light. Da sottolineare ancora e ancora, che non è Canapa con principi attivi psicotropi. Eppure…
Cannabis Terapeutica, per questa raddoppiano i fondi nella Manovra Finanziaria: una bella vittoria
Il problema è sempre stato quello di garantire sufficiente materia prima per consentire ai malati di poter avere una continuità nei trattamenti a base di Cannabis terapeutica.
La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla manovra, primo firmatario Riccardo Magi, che per il 2021 stabilisce di stanziare 3,6 milioni di euro per la produzione e 700.000 euro per l’importazione della cannabis utilizzata a fini terapeutici.
Quando si scrive e si parla di terapie a base di Cannabis, si intendono particolari categorie di malati o colpiti da affezioni, ben elencate nel nostro sistema sanitario, trattamenti disponibili sia negli ospedali che nelle farmacie (link alla sezione “Farmaci” di Canapa Oggi con una ricca collezione di articoli sulla situazione italiana, ricerca nostrana e mondiale, nuove possibilità terapeutiche, produzione ecc).
Tornando a chi fa uso di questi preparati, si tratta di pazienti farmacoresistenti, affetti da diverse patologie a cominciare da malattie degenerative del sistema nervoso, senza contare l’utilizzo per terapie del dolore durante chemioterapie per gli affetti da forme tumorali, malati cronici, oncologici e terminali. Questi sono solo pochi esempi sui tanti casi per i quali la Cannabis terapeutica è prescrivibile dal Sistema Sanitario Nazionale.
Purtroppo, l’unico organismo di produzione ammesso in Italia è lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM). Produzione altamente insufficiente, tanto che si devono periodicamente indire bandi internazionali per importare materia prima dall’estero.
Perché non produrla (ed esportarla) in Italia, visto che la pianta nel nostro Paese ha dimostrato di avere ottime proprietà proprio per il sistema pedoclimatico nostrano?
Perché non accettare le proposte di siti di produzione da molte regioni, a cominciare da quelle del Sud, controllati dalle Istituzioni, Forze dell’Ordine e rigidamente regolamentati nei protocolli di produzione?
Sembra proprio che a questa semplice soluzione non ci si voglia arrivare. Anche in questo caso bisognerebbe comprendere quale o quali regie frenano un naturale sviluppo del settore sanitario e della ricerca medico-terapeutica.
Per concludere… gli Auguri!
Scritto questo Canapa Oggi augura a tutti i suoi lettori presenti e futuri un Natale 2020 il più possibile sereno nonostante la Pandemia Covid-19.
Inoltre, un Capodanno che ci traghetti in un 2021 capace di restituirci la sicurezza, l’intimità perduta, il recupero di rapporti umani, la possibilità di potersi curare senza impedimenti.
Per la Filiera della Canapa l’augurio per una prospettiva di sviluppo degna, potente e capace di far primeggiare anche in questo caso il Made in Italy. I numeri e la qualità ci sono tutti.
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