EIHA e Canapa: Il più grande studio sull’uomo cerca di dimostrare la sicurezza del CBD a spettro completo
L’European Industrial Hemp Association (EIHA – link) ha lanciato la più grande sperimentazione umana sugli effetti tossicologici di tracce di THC nei prodotti alimentari, ma sarà sufficiente per convincere le autorità di regolamentazione ad approvare il CBD a spettro completo?
L’interrogativo lo lancia cannabishealthnews.co.uk registrando e informando sull’azione portata avanti dall’EIHA che pochi giorni fa ha divulgato la notizia sulla sua iniziativa. Con un investimento di 1,6 milioni di euro, l’EIHA valuterà 200 partecipanti nel corso di 30 giorni tentando di dimostrare alle autorità europee di regolamentazione che le tracce residue di THC non inficiano in alcun modo la sicurezza dei prodotti di consumo.
Partendo dal secondo punto del quesito, il 23 marzo la stessa Ehia ha comunicato che è stato compiuto un passo avanti per il CBD a spettro completo, visto che l’EIHA Novel Food Consortium ha superato il controllo amministrativo della FSA-Food Standards Agency.
Secondo Lorenza Romanese, amministratore delegato di EIHA, l’applicazione a spettro completo sarà la sfida più grande per l’organizzazione. I prodotti a spettro completo contengono l’intera gamma di composti presenti nella pianta di canapa, comprese le tracce di THC.
“Siamo lieti di annunciare – comunicano dall’ente rappresentativo – che sia i prodotti regolari / a spettro completo che quelli isolati naturali dei partner del consorzio EIHA possono rimanere in vendita sul mercato del Regno Unito, dopo che entrambe le applicazioni hanno superato il controllo amministrativo chiave della FSA britannica”.
“La FSA ha confermato all’EIHA che entrambe le domande sono state considerate conformi ai requisiti amministrativi – proseguono – Tuttavia, la validazione ufficiale sarà concessa solo a seguito dei risultati degli studi tossicologici in corso sia su CBD che su THC1, previsti nei prossimi mesi. Concedendo lo stato di pre-convalida, la Food Standards Agency riconosce e sostiene la forte volontà del settore della canapa e, in particolare, del Consorzio EIHA, di valutare e determinare i livelli di sicurezza dei suoi nuovi prodotti alimentari”.
“Avendo avuto l’onore di rappresentare EIHA e l’interesse del settore della canapa a incontrare la FSA per diversi anni – ha detto Catherine Wilson, vicepresidente dell’EIHA – provo gratitudine e sollievo per il fatto che la nostra voce sia stata ascoltata e ringrazio la FSA per la loro posizione progressista nell’offrire un percorso per la conformità normativa”.
La Wilson ha poi ribadito come “dopo quasi 60 anni, le Nazioni Unite hanno deciso di rivedere lo stato della cannabis e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha presentato le loro conclusioni all’ONU per i preparati a base di cannabis nel 2019.
Sempre sul quadro generale, per i preparati a base di cannabidiolo, il comitato di esperti dell’OMS ha raccomandato che il CBD puro non dovrebbe essere programmato all’interno delle Convenzioni internazionali sul controllo dei farmaci aggiungendo una nota a piè di pagina, alla voce relativa alla cannabis e alla resina di cannabis nella Tabella I della Convenzione Unica sugli stupefacenti (1961) ‘Preparazioni contenenti prevalentemente cannabidiolo e non più dello 0,2% del delta9-tetraidrocannabinolo (THC) non sono sotto il controllo internazionale‘.
“Sebbene questa raccomandazione non sia stata ancora adottata dalle Nazioni Unite – sottolinea la vicepresidente dell’EIHA – sono state richieste ulteriori consultazioni. Ci auguriamo che il risultato dello studio clinico EIHA sul THC, leader a livello mondiale, venga ampiamente analizzato e che le decisioni siano basate su prove scientifiche”.
Lo studio riguardante le tracce di THC nei prodotti alimentari
Lo studio EIHA riguardo le tracce di THC per dimostrarne la sicurezza sugli esseri umani nei prodotti alimentari, condotto da ChemSafe nei laboratori GLP, inizierà quest’estate. Il risultato dello studio clinico sul THC consentirà alla FSA di determinare e stabilire livelli di consumo sicuri di tracce di THC presenti in natura negli alimenti e negli integratori di canapa. Questo studio è il più grande mai intrapreso e tutti prevediamo un risultato positivo basato sui molti anni di consumo sicuro di alimenti e integratori di canapa.
“Questa è davvero un’ottima notizia per il settore e vorrei ringraziare la FSA per le numerose discussioni costruttive e positive che abbiamo avuto insieme nel corso degli anni – ha rimarcato Tony Reeves, membro del Comitato consultivo e rappresentante del Regno Unito – Siamo ora sulla buona strada per costruire un quadro normativo che faciliterà gli investimenti e l’espansione del nostro settore in tutto il Regno Unito e in Europa apportando quei notevoli vantaggi economici e occupazionali che tutto questo rappresenta”.
“Questo sviluppo ha al suo interno il potenziale per preservare la scelta dei consumatori mantenendo l’accesso a una gamma di forme di prodotti CBD, garantendo al contempo la sicurezza e la conformità , fattore che è la priorità di tutti i membri della catena di approvvigionamento del CBD – ha concluso Tony Reeves – La decisione dell’EIHA di creare un’applicazione comune sotto l’egida di un consorzio non è stata presa alla leggera. Il nostro approccio non aveva precedenti e rappresentava un considerevole investimento finanziario e allocazione di ingenti risorse. Tuttavia, le notizie dalla FSA sono molto utili per rivendicare la nostra decisione e la nostra strategia di fornire una soluzione credibile per il settore”.
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