Ricordando Alberto Ritieni, professore della Federico II, figura centrale per l’olio di semi di Canapa e la sicurezza alimentare
Non ce lo saremmo mai aspettato, io, i miei collaboratori e tutta la rete di amici che fa capo al mondo della Canapa industriale. Nulla poteva lasciar presagire la fine. Non c’è più il professore Alberto Ritieni, Ordinario di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli. Scomparso prematuramente e all’improvviso, tutti lo rammentano per il suo grande valore come accademico, scienziato ricercatore, per le sue grandi qualità umane, l’empatia, la grande disponibilità.
Grazie ai suoi studi scientifici, alle analisi portate avanti nel suo Ateneo, è riuscito a portare chiarezza nel mondo della Canapa e in quello degli oli di semi di Canapa.
Figura centrale per quanto riguarda la sicurezza alimentare che costituiva la rotta principale della sua ricerca scientifica, fattore sottolineato nell’articolo-ricordo pubblicato proprio nello spazio notizie dell’Università Federico II.
Lo intervistai spesso, più volte durante le diverse edizioni del Concorso “Canapa è”, evento organizzato come da tradizione dall’Associazione “Fracta Sativa UniCanapa” retta dall’avvocato Nicomede Di Michele, un focus annuale sui migliori oli di semi di canapa.
“Era la colonna portante di questo concorso, la perdita di Alberto è incredibile, irrimediabile – sottolinea Nicomede Di Michele – C’è da colmare un vuoto che, nei fatti, è incolmabile. Alberto sapeva trasformare/vestire il concetto scientifico in modo che fosse del tutto comprensibile ai poveri di conoscenza scientifica. Rendeva tutto piacevole, ogni suo intervento era tale, era delicato, spesso anche divertente pur trasmettendo messaggi cruciali per capire e per avere strumenti utili nei vari processi produttivi, nel trattamento della materia prima”.
Il professore Ritieni, da esperto e professore, analizzava i campioni dei prodotti che concorrevano per il Premio “Canapa è”. Metteva sempre l’accento sulle qualità innovative di questo olio, le sue caratteristiche e quello di altre parti della pianta di Canapa nell’ambito del consumo alimentare.
Quindi, analizzava e raccontava le caratteristiche nutraceutiche, la capacità ormai riconosciuta di modulare il sistema immunitario, il contrasto all’invecchiamento, la prevenzione dell’osteoporosi, favorire l’abbassamento dei livelli del colesterolo che introduciamo con la consueta alimentazione, quindi la prevenzione di malattie cardiovascolari. Il panorama di queste proprietà è molto ampio, tanto che vengono fuori sempre altre novità.
Ritieni sottolineava come il prodotto olio di Canapa non si potesse improvvisare: produrlo richiedeva una grande preparazione e la coscienza di un procedimento che non poteva prescindere da delicati equilibri e da passi fondamentali. Punti vitali per poter ottenere un olio che fosse non solo degno, ma di primissima qualità, capace di apportare tutte quelle proprietà che lo caratterizzano oltre alla gamma di gusti e profumi tipici.
Dei suoi interventi al Concorso, ai convegni e agli incontri, ho sempre fatto grande tesoro arricchendo tutto con alcune domande per ampliare aspetti che potevano essere utili nel racconto da presentare ai lettori.
Persona sempre disponibile, il professore Ritieni era di grande chiarezza, uomo di scienza molto analitico, preciso, individuava il punto e ne sviscerava gli aspetti utilizzando un linguaggio fortemente divulgativo.
Dopo aver parlato con lui, ogni dubbio era scomparso. Fattore essenziale soprattutto trattando l’argomento canapa, ancora poco noto alla massa: per me, comunicatore in questo ambito, era ed è vitale comprendere ogni aspetto per essere efficace con i miei articoli.
Per leggere i pezzi pubblicati su Canapa Oggi con l’apporto scientifico-divulgativo di Alberto Ritieni, basta connettersi a questo link: http://www.canapaoggi.it/?s=Ritieni.
Articoli, ma anche un video nel canale Canapa Oggi su YouTube (link).
Per ricordare degnamente la figura del professore Alberto Ritieni, ho voluto inserire il testo pubblicato dall’Università di Napoli Federico II.
Ateneo in lutto per la prematura scomparsa del professore Alberto Ritieni
Lutto in Ateneo. È venuto a mancare all’improvviso il professore Alberto Ritieni, Ordinario di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II.
Il professore Ritieni si laurea con lode in Biologia alla Federico II. Dopo un periodo di ricerca presso la ENICHEM di Milano e il CNR di Bari, rientra nell’Ateneo federiciano come ricercatore universitario, per poi diventare Professore Associato ed infine Professore Ordinario.
La sua attività scientifica è incentrata sulla sicurezza alimentare, sulla determinazione dei livelli di contaminanti negli alimenti, sulla qualificazione e la tracciabilità delle materie prime convenzionali di origine soprattutto vegetale, sulla progettazione e realizzazione di novel foods e integratori alimentari, sulla ottimizzazione e applicazione di metodi analitici avanzati mediante HPLC e spettrometria di massa tandem ad alta risoluzione nei settori agro-alimentare, nutraceutico e farmaceutico.
Il professore Alberto Ritieni si è sempre speso per la Federico II con appassionato impegno professionale. Il suo entusiasmo nella ricerca e nella divulgazione scientifica, il suo generoso coinvolgimento nella didattica, la sua intelligenza ed ironia non potranno mai essere dimenticati da coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo.
L’improvvisa scomparsa di Alberto Ritieni coglie tutti impreparati e lascia i suoi cari, i suoi amici, i suoi colleghi e i suoi allievi in uno stato di incredulo sconforto e smarrimento.
L’Università Federico II perde uno scienziato e un docente che avrebbe potuto dare ancora un grandissimo contributo istituzionale, i suoi allievi perdono una guida di rara ricchezza, i suoi colleghi perdono un indimenticabile amico.
La comunità federiciana tutta si raccoglie commossa intorno alla famiglia.
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