Quattro quesiti sulla canapa nei 14 proposti dal Comitato Referendario 2024, primo referendum con raccolta firme online, non più ai banchetti, niente più carta
Si va avanti veloci con la digitalizzazione dei sistemi e dei servizi, progetti che se realizzati bene portano a nuovi approcci verso i servizi, la partecipazione e la comunicazione. Sono nuovi strumenti più rapidi, efficienti e vicini alla gente. Il passo verso il referendum è stato fatto, tanto che è appena iniziata la raccolta online delle firme – la prima di questo tipo – con quattro quesiti sulla canapa nei 14 proposti dal Comitato Referendario 2024.
Niente più banchetti, niente più carta, ma un sistema rapido di registrazione stando davanti al proprio pc. Metodo ugualmente sicuro che si accoppia al proprio SPID per convalidare la firma.
Questo cambiamento non solo semplifica il processo di partecipazione dei cittadini, ma introduce anche nuovi livelli di efficienza e sicurezza.
Ecco perché, come Comitato Promotore, proponiamo l’uso di una piattaforma digitale per la raccolta firme che richiede un contributo di 1,65€ ai firmatari per apporre ai documenti firme qualificate attraverso autenticazione SPID e marche temporali, per poter firmare digitalmente a norma di Legge.
(Comitato Referendario 2014)
Per architettare e realizzare il sistema di raccolta firme, il Comitato si è affidato alla società TocToc s.r.l. come soggetto tecnico per la digitalizzazione del processo di firma. A sua volta TocToc ha la collaborazione di Namirial S.p.A. in qualità di Certification Authority e Aggregatore SPID.
Questa proposta del Comitato Promotore “Comitato Referendario 2024” si articola appunto su 14 quesiti da scegliere in blocco o da firmare solo in alcune di queste proposte.
All’indirizzo web del Comitato www.referendum24.online la raccolta delle firme.
Link al video YouTube con ulteriori spiegazioni per la sottoscrizione del referendum.
L’operazione terminerà il 30 settembre.
Entro tale data le firme pervenute verranno depositate insieme ai certificati elettorali.
Come ulteriore punto di riferimento notizie è possibile consultare l’account Twitter/X del Comitato Referendario 2024.
Importante è l’attenzione data al mondo della Canapa che è rappresentato da quattro domande, quelle che nei primi due giorni di raccolta firme stanno raccogliendo più adesioni rispetto alle altre.
I quattro quesiti sulla canapa nei 14 proposti dal Comitato Referendario 2024
Ecco l’articolazione dei quesiti dedicati alla canapa.
1) Sulla legge n° 242 del 2016 riguardante il “sostegno e la promozione della coltivazione e della filiera della canapa“, alzare i limiti di THC/delta-9-tetraidrocannabinolo al 6%.
Gli altri riguardano il Testo Unico sugli Stupefacenti n°309 del 1990 sul quale vengono proposti 3 quesiti:
2) Allargare la deroga alla coltivazione della Canapa per Usi consentiti dalla Normativa Europea, quindi si delega una liberalizzazione o una legalizzazione alla Normativa Europea.
Il testo originale all’articolo 26:
“…e’ vietata nel territorio dello Stato la coltivazione delle piante comprese nelle tabelle I e II di cui all’articolo 14, ad eccezione della canapa coltivata esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali, diversi da quelli di cui all’articolo 27, consentiti dalla normativa dell’Unione europea.”
Con la modifica proposta in referendum:
“…e’ vietata nel territorio dello Stato la coltivazione delle piante comprese nelle tabelle I e II di cui all’articolo 14, ad eccezione della canapa coltivata per usi consentiti dalla normativa dell’Unione europea.”
3) Eliminazione della espressa proibizione di coltivare le piante appartenenti alla Tabella II.
il testo presente all’articolo 26 viene trasformato in:
“è vietata nel territorio dello Stato la coltivazione delle piante comprese nelle tabelle I di cui all’articolo 14”
Nella Tabella 2 indicata all’articolo 14, lettera b):
“b) nella tabella II devono essere indicati:
1) la cannabis e i prodotti da essa ottenuti;
2) le preparazioni contenenti le sostanze di cui alla presente lettera, in conformità alle modalità indicate nella tabella dei medicinali di cui alla lettera e);”
4) Depenalizzazione delle coltivazioni non autorizzate.
Al di là di questi punti sulla canapa il Comitato Promotore “Comitato Referendario 2024” ne propone altri dieci
Tre referendum sull’immigrazione, per:
● introdurre lo Ius Soli per i figli di cittadini stranieri nati in Italia;
● facilitare l’assunzione di cittadini stranieri in Italia semplificando l’iter dei contratti di
lavoro;
● dare piena autonomia al Presidente della Repubblica nel concedere la cittadinanza
italiana a cittadini stranieri.
Tre referendum sulla politica, per:
● prevedere anche per i partiti già in Parlamento l’obbligo di raccogliere le firme per
presentarsi alle elezioni successive;
● referendum, prevedere più tempo per la raccolta delle firme (attualmente a 3 mesi);
e consentire la richiesta di referendum anche nell’anno che precede l’elezione di
Camera o Senato;
● abbassare all’1% la soglia di sbarramento alla Camera, attualmente al 3%.
E ancora:
● legalizzazione della maternità surrogata;
● abolizione del decreto rave;
● riapertura delle case di piacere (abrogazione parziale della legge 20 febbraio 1958, n. 75 chiamata Legge Merlin, però continua la condanna di chi sfrutta, induce e favorisce la prostituzione);
● abrogazione dell’obbligo di rimessa per il trasporto privato NCC (noleggio con
conducente) e liberalizzazione delle tariffe Taxi abrogando il potere dei dei Comuni di definire i “criteri per la determinazione delle tariffe per il servizio di taxi”.
Referendum: i vantaggi del sistema digitalizzato e della raccolta firme online
- tempi di predisposizione dell’iniziativa ridotti;
- semplifica e potenzia il processo di raccolta;
- ottimizza la gestione documentale per esperire gli adempimenti previsti per la formalizzazione dei risultati presso le sedi competenti;
- offre un minor impatto ambientale in termini di emissioni CO2 e per la totale assenza di consumo di carta.
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