Olio di Semi di Canapa, Nicomede Di Michele: sviluppo e crescita del prodotto, percorso innovativo, si punta molto anche alla ricerca di Gusto e di note olfattive
Quattro i prodotti-concorrenti che sono stati messi in luce nella III edizione del Premio nazionale “Canapa è” per il Migliore Olio di Semi di Canapa. Sono prodotti caratterizzati da proprietà diverse, ma da una comune ricerca della qualità e azione aziendale che mira a un affinamento dei processi di lavorazione.
La manifestazione ha avuto luogo il 27 luglio 2019 nella sua cornice naturale, la Città della Canapa, il Comune di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, centro di importanza vitale per questa materia prima vivente all’epoca d’oro della Canapa italiana, quando la nostra Nazione era seconda dopo la Russia per produzione, ma prima per qualità.
Il tutto nei saloni dell’Hotel Il Giardino degli Aranci.
Miglior olio di semi di canapa per questo 2019 è stato proclamato il prodotto dell’azienda agricola Molino Crisafulli (clicca qui per il sito web) di Caltagirone, provincia metropolitana di Catania, in Sicilia. Per soddisfare la propria curiosità, è bene andare a vedere la videointervista fatta a Giuseppe Sammartino, tra i titolari dell’azienda siciliana.
Secondo e terzo premio rispettivamente per Canapè Antica Canapa d’Abruzzo (link al sito web) e per l’azienda agricola Ares di Marzio Ilario Fiore (link allo spazio web).
C’è stato pure un premio fuori concorso, “Anche il gusto vuole la sua parte“ che riconosce all’olio prescelto una particolare cura nella sollecitazione sensoriale al naso e al palato, sulle tracce di quanto avviene storicamente per i grandi vini e oli extravergini d’oliva. Il riconoscimento è stato attribuito al secondo classificato del Premio Migliore Olio, quindi a Canapè Antica Canapa d’Abruzzo.
Protagonista di questa videointervista è l’avvocato Nicomede Di Michele, personaggio di spicco del Mondo Canapa, presidente dell’Associazione Fracta Sativa UniCanapa (link alla pagina Facebook) che organizza annualmente le manifestazioni legate al marchio “Canapa è” e il Concorso Nazionale per il Migliore Olio di Semi di Canapa.
Si accennava prima a una evidente maggiore attenzione per i processi di raccolta e trasformazione. D’altra parte il Seme di Canapa, dalla raccolta alla spremitura passando per essiccazione e stoccaggio, è materia prima organica di grande delicatezza. Per conservane intatte le sue grandi proprietà antiossidanti, la carica di Omega 3 e Omega 6, le importanti proprietà nutraceutiche, ha bisogno di grande cura e di una standardizzazione di processi che va codificata.
Uguale cautela per il confezionamento e la conservazione dell’olio ricavato dagli stessi semi. Occasioni come questo Concorso che vedono moltiplicarsi i partecipanti e l’indagine sui prodotti da parte di accademici, sono una tappa importante per giungere alla codifica di standard di qualità.
Utile rammentare che ad analizzare gli oli-concorrenti, sono stati il professore Alberto Ritieni del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la professoressa Severina Pacifico, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari Biologiche e Farmaceutiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e il professore Raffaele Sacchi del Dipartimento di Agraria della “Federico II”.
Al Concorso hanno spiccato più prodotti che sono stati frutto di unione di oli da diverse varietà di seme di Canapa. L’olio siciliano che ha vinto il il primo premio è proprio tra questi.
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