Canapaforum 2022: il TAR chiede al ministero della Salute prove scientifiche che dimostrino rischi per la salute dei consumatori che usano la Canapa, fiori e foglie comprese
Il ciclo delle grandi conferenze programmate per Canapaforum 2022 a Napoli è iniziato il 7 settembre in contemporanea con l’udienza del TAR del Lazio sul ricorso che Federcanapa ha presentato insieme ad altre aziende e associazioni del mondo della canapa contro il decreto interministeriale del maggio scorso sulle piante officinali. Nessuna sentenza è stata emessa, ma il TAR vuole prove scientifiche che dimostrino rischi per la salute dei consumatori che usano la Canapa, fiori e foglie comprese.
Così il tribunale ha emesso un’ordinanza istruttoria che richiede al ministero della Salute di mettere nero su bianco dei dati precisi.
“Questo al TAR è già un risultato importante – dichiara Beppe Croce, presidente di Federcanapa – perché in assenza di tali prove, come ha già dichiarato due anni fa la Corte di Giustizia Europea, nessuno Stato può imporre limitazioni all’uso e al libero scambio di prodotti derivanti dall’intera pianta di canapa e con THC inferiore allo 0,2%”.
“Tanto più che il decreto dei ministeri italiani va in senso contrario alle normative di altri Paesi europei – continua Croce – tra cui Repubblica Ceca e Francia, pronta a liberalizzare l’estrazione di CBD dalla canapa. La Germania, inoltre, con la liberalizzazione della cannabis sul tavolo del governo, è destinata a diventare il Paese guida della canapa in Europa”.
La decisione del TAR è arrivata in coincidenza con l’apertura della Conferenza internazionale sulla canapa, CanapaForum 2022, in cui saranno presentate in questi giorni le più avanzate esperienze europee, nordamericane e australiane sulle nuove filiere industriali di questa pianta millenaria.
Prima del 6 settembre, giorno d’apertura dei lavori per Canapaforum 2022, lo stesso presidente di Federcanapa aveva già chiarito il punto attendendo l’udienza presso il TAR fissata per il 7: “Il decreto doveva solo definire un elenco di piante, perché la nuova legge sulle officinali già esiste. Invece ha imposto ulteriori costrizioni alla coltivazione della canapa industriale negando la possibilità di coltivare l’intera pianta, fiori e foglie comprese, senza l’autorizzazione del Ministero della Salute”.
“Questo decreto penalizza ulteriormente il settore della canapa italiana – aggiunse Beppe Croce – Il Ministero si ostina a seguire pedissequamente un impianto normativo vecchio di 60 anni, per il quale le cime fiorite della canapa sono droga a prescindere, ignorando le evidenze scientifiche che nel frattempo si sono accumulate sulla presenza in queste cime di numerosi princìpi attivi, che hanno proprietà salutistiche e terapeutiche di estremo interesse e che – a differenza del THC (peraltro presente in minime tracce nelle varietà industriali di canapa), non sono affatto stupefacenti. Lo ha riconosciuto l’OMS, lo ha riconosciuto la Corte Suprema di Strasburgo”.
– Nelle ultime due foto qui in alto, tutte del 7 settembre, al tavolo dei relatori insieme a Rachele Invernizzi (South Hemp Tecno srl, EIHA, Federcanapa) e a Beppe Croce, presidente di Federcanapa: Luca Querci, Cormatex srl, intervenuto sulle tecnologie innovative per l’utilizzo congiunto di fibre e residui lignocellulosici; il francese Pierre Amadieu, presidente di Hemp-Act, che ha portato il convegno sul tema della produzione di fibra lunga da Canapa per filiere locali –
Convegni e formazione per Canapaforum 2022
L’evento è organizzato da Federcanapa-Federazione della canapa industriale italiana, in collaborazione con EIHA-European Industrial Hemp Association, Fracta Sativa Unicanapa, Legambiente.
A tenere il battesimo degli eventi divulgativi di Canapaforum 2022 è stato il tema della Canapa industriale, fibra, canapulo, comparto del settore estremamente promettente per le applicazioni tecnologiche, lo sviluppo industriale grazie a materiali naturali, la Bioedilizia e, ancora di più, per il settore tessile che è fortemente trainante nel mondo nella richiesta di fibre da Canapa.
Nella giornata del 7 settembre, incontri internazionali su mercato globale della canapa da fibra, il progetto HempClub e le filiere produttive europee esistenti e potenziali, le prospettive per il settore tessile, l’impiego nei materiali compositi, limiti e le potenzialità della canapa industriale in Italia.
Tra i relatori, Mark Reinders, amministratore delegato di HempFlax, Sara Daniotti, Lombardy Green Chemistry Association (LGCA), Pierluigi Fusco Girard, amministratore delegato del Linificio Canapificio Nazionale, Pierre Amadieu, presidente Hemp-Act, Stefano Amaducci dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Nathalie Revol (Lin et Chanvre Bio), Mauro Mori, Università Federico II – Napoli, Marco Errani, Azienda Sperimentale Stuard, Vincent Placet, Coordinatore del progetto europeo SSUCHY, Pierre Ouagne, INP-ENIT, Enrico Fontana, direttore Lucense, Luca Querci, Cormatex srl, Leo Pedone, della Pedone Working (progettazione e costruzione edilizia), Paolo Ronchetti, Tecnocanapa Bioedilizia Senini, Cristoforo Costagliola, S.Anna srl – Bacoli, Lorenza Romanese, direttore EIHA, Giuseppe Vitiello, presidente Canapafiliera, Cesare Tofani, Naturfibre, Antonio Trionfi Honorati, “agritetto”-architetto e titolare dell’omonima azienda agricola.
La Canapa a uso alimentare è invece al centro della conferenza programmata per questo 8 settembre, focus completo sul seme e sulle sue caratteristiche più spiccate e desiderabili, sull’olio di semi di Canapa, i parametri di qualità da osservare per la spremitura del seme ricavando il migliore degli oli, la situazione del mercato anche a livello internazionale, i metodi di coltivazione e di trasformazione più corretti per la coltura della Canapa indirizzata all’uso alimentare e le prospettive di mercato per il CBD-Cannabidiolo negli alimenti.
Molti gli appuntamenti di approfondimento sulla Canapa industriale sono in programma fino al 9 settembre quando sarà affrontato il tema delle politiche e normative della canapa nel mondo, evoluzione e limiti della normativa in Europa e in Italia con la partecipazione di Frans Verstraete, funzionario della Commissione Europea- SANTE/Direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare, di Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente e di Antonio Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania.
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