“Canapa siciliana la grande ricchezza”, a Gela ci si pensa sul serio come reddito sicuro in un futuro sostenibile
Rete Canapa Sicilia e Verdi Sicilia insieme a Gela per dare la visione di un futuro ricco di promesse, quindi Canapa siciliana la grande ricchezza, confronto voluto da Nicolò Di Stefano dei Verdi e da David Giuseppe Maria Melfa insieme agli altri soci di Rete Canapa Sicilia (link alla pagina Facebook) che opera con intensità da anni nell’area di Gela, e non solo, allargando la diffusione di conoscenze, sensibilizzazione, tecniche sulla canapicoltura a buona parte della Sicilia.
L’idea è sempre stata quella di dare un’alternativa economica solida all’area siciliana oggi in ginocchio per una profonda crisi strutturale, quindi passare dalla pluriennale presenza degli impianti petrolchimici Eni a uno sviluppo ecosostenibile.
Porre le basi per un lavoro e frutti derivati dal proprio impegno senza impatto ambientale, con possibilità di sfruttamento che consentano di avviarsi verso le più disparate strade: dalla bioedilizia al settore alimentare passando per l’opzione tessile, quella terapeutica e quant’altro… il tutto consentito dai ben 25.000 tipi di utilizzi oggi conosciuti per la canapa e suoi sottoprodotti.
Sarebbe quindi un polo industriale a impatto zero, capace anche di risanare terreni contaminati e di dare nuovo lavoro in larga scala.
Fra i relatori anche Rachele Invernizzi, fondatrice di Federcanapa, Federazione Italiana Canapa e ideatrice dell’Impianto industriale South Hemp Tecno per la trasformazione della paglia di canapa realizzato a Crispiano, in provincia di Taranto.
La Invernizzi è stata lapidaria nella fase conclusiva del suo intervento: “La canapa non vuole la chimica ed è una concreta scommessa per il futuro”.
Le parole di Domenico Messine, sindaco di Gela, sono state ben chiare: “La canapa, già coltivata nel passato nel territorio siciliano e gelese, può aprire a molteplici opportunità: alimentare, cosmetica, biocombustibile e bioedilizia. Favorire la bonifica e la ripresa industriale del territorio. La canapa come fonte di reddito sicuro”.
A dare un’ulteriore panoramica sulla canapa hanno contribuito altri personaggi ed esperti.
Il professore Paolo Guarnaccia, dell’Università di Catania, ha esaltato le caratteristiche della canapa e ha fornito un quadro anche sull’aspetto vegetativo, a cominciare dal momento della semina; ma non si è fermato qui. Ha presentato pure alcuni esempi di aziende siciliane d’eccellenza nel settore come la Omega Benessere, impresa che ha sede proprio a Gela (via Enrico Mattei), nata con un occhio attento alla cosmetica e all’alimentare da canapa e che ha avviato coltivazioni sperimentali in Sicilia con la Facoltà di Agraria dell’Università di Catania.
“La canapa può simboleggiare una metafora di molte altre specie vegetali che rappresentano un nuovo modello di economia – ha sottolineato David Giuseppe Maria Melfa – e ci permetterebbe di riottenere tutto quello che è andato perso con la petrolchimica o meglio, tutto quello che ci serve per vivere, ma in maniera sostenibile”.
Sono interessato a iniziare un attività di coltivazione su Mazara del Vallo.