Salute e Canapa: il Cbd, cannabidiolo dalle tante proprietà, antagonista di alterazioni mentali e fisiche
Cannabis Sativa L., varietà ammessa per la produzione tessile, applicazione alimentare, bioedilizia: le coltivazioni nei campi italiani sono regolamentate dalla nuova legge nazionale che intende recuperare quello che era un patrimonio storico dell’agricoltura italiana. Evidente il legame fra Salute e Canapa.
Il livello di Thc (tetraidrocannabidiolo – l’unica sostanza psicotropa presente nella Canapa) misurato in campo che deve essere compreso tra valori dello 0,2% e 0.6%.
Nessun limite invece per il Cbd, cannabidiolo, sostanza che non ha proprietà psicoattive, infatti suoi estratti e tinture sono pure utilizzati per il trattamento di bambini che soffrono di patologie debilitanti. Il Cbd, uno degli circa 140 principi attivi della canapa, è contenuto soprattutto nelle foglie e lungo la canna della pianta stessa, mentre si riduce sulle cime. Da qui rimane evidente che l’utilizzo di tutta la pianta consente di sfruttare al meglio le proprietà del cannabidiolo.
Per ciò che riguarda il binomio Salute e Canapa, il campo di applicazione del Cbd è molto vasto. Da tempo, infatti, sono state avviate selezioni di questa specie vegetale, varietà che contengano percentuali più elevate di questo cannabidiolo. Presente in quantità minima per la canapa alimentare, ha spiccate proprietà neuroprotettive, antinfiammatorie, antibatteriche, antiemetiche (prevenzione e repressione della nausea e del vomito), antiepilettici, antidiabetico, oppositore alle alterazioni del tono muscolare e nervoso (distonia) causate, per esempio, da malattie del sistema nervoso.
Inoltre si oppone allo sviluppo e alla prolificazione delle cellule tumorali (vedi articolo) nei confronti delle quali ha un effetto citotossico (danneggia le cellule alterate), a cominciare dal cancro al seno.
Il suo antagonismo verso sostanze psicotrope come il Thc, si nota soprattutto nei confronti dei neurotrasmettitori oppioidi e dei recettori cannabinoidi CB1 (caratteristici di cervello e sistema nervoso centrale) e CB2 (nelle connessioni del corpo, organi e sistema immunitario). Non si lega ai recettori CB1 e agisce su diversi canali neuronali rispetto al Thc neutralizzandone o combattendone effetti come le alterazioni sulla respirazione e sulla temperatura corporea, sul battito cardiaco, sul manifestarsi di ansia e contro eventuali manifestazioni paranoiche che, al contrario, il cannabinoide psicoattivo potrebbe scatenare.
Grazie a tutto questo, non altera la percezione sensoriale, lo stato emotivo e psicologico, non tocca le capacità di movimento e di percezione dello spazio. Su tutti questi aspetti sono aperti ampi campi di indagine. La strada dello studio e delle analisi sulle proprietà-interazioni si presenta ancora molto lunga, anche se già ricca di promesse.
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