Canada, la proposta di legge Trudeau per la cannabis a uso ricreativo
Non è detto che ce la facciano a renderla attiva per metà 2018, è nelle intenzioni del primo ministro canadese, Justin Trudeau, ma gli ostacoli pratici da affrontare per la nuova norma non sono cosa da poco. Comunque in Canada, la proposta di legge Trudeau per la cannabis a uso ricreativo è ormai realtà.
Diverse nazioni hanno depenalizzato la marijuana o permesso l’utilizzo terapeutico (in Canada dal 2001) o smesso di applicare leggi proibizioniste. Quando però il disegno di legge del ministro Trudeau sarà approvato come norma definitiva, il Canada, Monarchia parlamentare nel Commonwealth Britannico, sarà la seconda nazione, dopo l’Uruguay, che legalizzerà la marijuana come prodotto ricreativo, anche se sarà comunque lontano dalla realizzazione di un mercato del tutto aperto. Lo stato nordamericano è inoltre fra i più avanzati nella coltura e commercializzazione mondiale di semi da canapa (vedi qui l’articolo)
Il capo del governo canadese sta così realizzando un impegno annunciato in campagna elettorale, la legalizzazione e regolamentazione della cannabis. Non resta che aspettare il passo decisivo dell’approvazione da parte dell’Assembllea legislativa a Ottawa. La proposta normativa stabilisce alcuni aspetti parecchio rigidi per evitare che sia una liberalizzazione totale e saranno adottate misure simili a quelle che regolamentano la vendita di alcol e tabacco.
- Limitazioni
La legge stabilisce che gli acquirenti dovranno avere almeno 18 anni di età, anche se le province potranno impostare un minimo d’età più elevato.
Inoltre sarà limitata a 30 grammi, circa un’oncia secondo il sistema di misura locale, la quantità di Marijuana da poter avere con sé. Le famiglie potranno far crescere domesticamente fino a quattro piante di marijuana da utilizzare in casa: i responsabili saranno i maggiorenni delle famiglie; non è consentita la coltivazione domestica a minorenni.
Il nuovo disegno di legge parte dal presupposto che la maggior parte degli utenti saranno riforniti o potranno acquistare il prodotto in appositi negozi, grazie a coltivatori e commercianti dotati di apposita licenza oltre che strettamente controllati dal governo federale. Ciascuna delle province del Canada dovrà decidere esattamente come la cannabis a uso ricreativo sarà distribuita e venduta nei rispettivi territori.
Come sottolineato da Bill Blair, deputato canadese del partito liberale, ex poliziotto dell’antidroga sotto copertura, ex capo della polizia di Toronto, incaricato dal primo ministro Trudeau per la gestione della legalizzazione della marijuana e come rimarcato da Ralph Goodale, ministro della Pubblica Sicurezza, saranno comunque considerati gravi reati la coltivazione, l’importazione, l’esportazione o la vendita di marijuana attraverso canali che siano al di fuori di quelli dotati di licenza.
Dura la pena per chi vende cannabis ai giovanissimi: rischia fino a 14 anni di carcere.
Ogni provincia deciderà dove e come la marijuana potrà essere venduta e e fisserà i prezzi in concomitanza con il governo federale.
- Controlli del tasso di marijuana su automobilisti e lavoratori
La cosa interessante è che si procederà a controlli sugli automobilisti come con gli etilometri. Per il Canada, la proposta di legge Trudeau per la cannabis a uso ricreativo prevede misure ben precise. Il governo dovrà sviluppare apparati equivalenti per la misurazione del livello di componenti di marijuana in modo che i conducenti potranno essere controllati garantendo la sicurezza in strada. Stessa cosa per i lavoratori che potranno essere testati per garantire la sicurezza sul lavoro.
Diverse forze di polizia, tra cui la Royal Canadian Mounted Police, stanno testando due tipi di dispositivi di screening in grado di rilevare i farmaci – tra cui il THC, la principale sostanza psicoattiva della marijuana – nella saliva.
Proposte modifiche per quanto riguarda le leggi penali in modo da obbligare gli automobilisti a dare i campioni di saliva su richiesta della polizia come quando si ferma un automobilista per un test sull’alcol e si chiede al momentaneo indagato di espirare nell’apposito tester.
- I canali di vendita
Non è ancora del tutto chiaro dove gli utenti saranno in grado di poter acquistare la cannabis.
Fino a oggi alcune province hanno limitato la vendita di alcol soprattutto a negozi di liquori gestiti dal governo. Una simile misura potrebbe essere utilizzata per quanto riguarda la marijuana.
C’è comunque da stare in guardia: una task force federale ha pubblicato i risultati di una sua ricerca alla fine dell’anno scorso e in base a quei dati ha raccomandato che la marijuana non sia offerta nei negozi che vendono anche alcolici. Si vuole evitare l’abbinamento fra i due mercati e l’effetto reciprocamente “catalizzante” delle due sostanze acquistabili nello stesso luogo.
Una cosa sembra chiara in Canada, la proposta di legge Trudeau per la cannabis a uso ricreativo avrà una ricaduta su una situazione già esistente. I negozi di marijuana illegali che sorsero in diverse città canadesi dopo che Justin Trudeau vinse le elezioni alla fine del 2015, spinti dalla speranza nella nuova legge, non saranno autorizzati a rimanere in attività: le autorità rimangono molto scettiche sul fatto che i titolari di questi esercizi, come da loro sempre dichiarato, vendano marijuana solo dietro prescrizione medica; rimane il sospetto che siano invece riforniti dai coltivatori del mercato nero o da gruppi criminali, tanto che in pochi sono rimasti aperti dopo i controlli di polizia.
- Tassazione della marijuana come per alcol e sigarette
Il prodotto sarà tassato ma non è ancora chiara la soglia percentuale. Tutto dipende da decisioni che saranno prese in base all’esperienza che lo stesso Canada ha già accumulato con il tabacco e sigarette, mercato rigidamente controllato. Quando il paese nordamericano ha cercato di scoraggiare il fumo imponendo elevate imposte sulle sigarette, ha preso vita un mercato nero in forte crescita con importazioni di contrabbando dagli Stati Uniti e da altre nazioni.
In Canada, la proposta di legge Trudeau per la cannabis a uso ricreativo ha fra i suoi principali obiettivi quello di spazzare via o almeno di ridurre fortemente lo spaccio di marijuana, quindi si vogliono evitare misure che possano alimentare la lievitazione del mercato illegale e criminale. Anche perché il Canada ha uno dei primati più alti al mondo sul consumo di cannabis tra i giovani, quasi uno su tre nell’età tra i 20 e i 24 anni
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