Sardegna, una casa in canapa e calce nel Sulcis: ci vuole Equilibrium
Fenomeno che si sviluppa a vista d’occhio e che vede Sud e isole d’Italia protagoniste nell’ideare e realizzare abitazioni secondo i dettami della bioedilizia. In questi giorni è ben vivo l’ultimo esempio, in Sardegna, con una casa in canapa e calce nel Sulcis, a Sant’Anna Arresi (provincia del Sud Sardegna) grazie all’esperienza di un’azienda lombarda.
L’abitazione è stata appena presentata, edificata in materiali naturali, riciclabile al cento per cento, efficiente dal punto di vista energetico, acustico, a zero impatto ambientale non utilizzando alcun materiale come cemento o di sintesi, plastico, derivato da petrolio e similari.
A creare i materiali con i quali ha preso forma questa casa in canapa e calce nel Sulcis, è stata una startup innovativa nata nel 2011, la Equilibrium di Nibionno in provincia di Lecco. “Il cantiere di Sant’Anna Arresi è un esempio davvero brillante di bioarchitettura – ha detto Gilberto Barcella, manager di Equilibrium – Si tratta di un edificio ad emissioni estremamente ridotte e soprattutto biocompatibile”. Tecniche e materiali utilizzate in altre realizzazioni dell’azienda (vedi foto).
Come per tutte le case che fanno uso di materiali naturali e in matrimonio con la canapa, anche quest’ultima non alimenta l’immissione di anidride carbonica nell’ambiente, al contrario, la assorbe come contrasta l’eccesso di umidità nell’ambiente interno. Inoltre la mineralizzazione del materiale naturale come la canapa, in connubio con la calce, contrasta l’annidarsi di parassiti, insetti e roditori, oltre che la formazione di muffe.
Dalla Equilibrium tengono a sottolineare come i materiali utilizzati per la casa in canapa e calce nel Sulcis e negli altri progetti dell’azienda, sono “traspiranti ed igroscopici, rendono la casa pressoché indifferente alle variazioni climatiche e preservano gli abitanti senza isolarli ermeticamente: la casa respira, come una terza pelle”. Inoltre occorre molta meno energia per scaldare o tenere fresca un’abitazione fatta con materiali a base di canapa.
“La bioedilizia è stata identificata fino a poco tempo fa come nicchia di mercato per sprovveduti o facoltosi – scrivono ancora da Equilibrium – ma grazie alla crisi e alla necessità di rigenerazione, si è imposta al sistema, tanto che oggi si comincia finalmente a parlare di Neoedilizia e post sostenibilità”.
E con Neoedilizia si intende l’avvio a una nuova era dell’edilizia con l’utilizzo di nuovi materiali, l’architettura naturale estremamente meno impattante sull’ambiente e le risorse naturali. Il solo mattone a base di canapa permette di risparmiare il 90 per cento di acqua rispetto a quella necessaria per il cemento e poco meno di un terzo di energia.
Uno dei materiali principi di Equilibrium è il “Natural Beton®” nelle sue varie declinazioni di composizione e utilizzo (per case già esistenti o nuove) con canapa che deriva dalla lavorazione dello stelo della pianta (CNB – Canabium®) con un legante a base di calce idrata dolomitica (LDN – Legante Dolomitico Naturale®).
A seguire il “Biomattone®” perfetto per realizzare murature perimetrali combinato a strutture portanti a telaio. Queste sono solo due voci fra le tante idee-soluzioni applicative della Equilibrium.
L’azienda vede inoltre realtà associative conosciute fra le sue sostenitrici come Toscanapa, Canapuglia e Assocanapa, senza tralasciare l’International Hemp Building Association o realtà accademiche come il Politecnico di Milano.
Esempi che si moltiplicano quindi, basta pensare a quanto Canapa Oggi ha già pubblicato su idee e realizzazioni della bioedilizia, Archicart di Catania o la pugliese Madeinterra, senza dimenticare anche realtà estere come la statunitense Green Built.
Allo studio oggi anche particolari abbinamenti di materiali come quello di lana e canapa o lino e canapa (leggi il nostro articolo) per realizzare pannelli ad alto potere isolante, resistenza meccanica e alle fiamme, grande capacità di resistenza agli attacchi di muffe, come illustrato dalla dottoressa Nicoletta Ravasio, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari, durante lo scorso convegno internazionale Canapa Mundi.
Commenti recenti