Anche Casalciprano ha un luogo dove si racconta pure la canapa: il Museo a cielo aperto della memoria contadina molisana
Da secoli, in special modo dal 1500, la canapa ha avuto un ruolo chiave nella realtà contadina europea. Giunta dal lontano Oriente dove era coltivata da millenni, ha trovato un ottimo habitat anche nel “Vecchio Continente” anche per i tanti usi fatti, dal tessile all’alimentare. Così basta andare in provincia di Campobasso perché Casalciprano ha un luogo dove si racconta pure la canapa, il tutto nel segno delle tradizioni che nella prima metà del 1900 fecero dell’Italia il secondo produttore mondiale di questa pianta.
Si tratta del “Museo a cielo aperto della memoria contadina molisana” (foto pubblicate dal sito del Comune, tranne se diversamente indicato) e la denominazione già dice tutto, la struttura ha una sua sede diffusa, racconta l’esistenza contadina del paese e lo fa come se fosse tutt’ora in vita lungo le piazze, le strade e le scale della cittadina.
Ambientazione che si unisce a quella paesaggistica visto che l’antico borgo di Ciprano sorge su una collina circondata da boschi, querce in prevalenza, a cavallo tra la valle del fiume Biferno e quella del Rio, il vicino massiccio del Matese e l’imponente catena della Maiella.
Idea innovativa quella di questo Museo e, al contempo, suggestiva con scene perfettamente ricreate, statue in lattice praticamente viventi e vestite con costumi della tradizione e della vita quotidiana, rappresentazioni che rievocano mestieri, situazioni, l’uso di strumenti, la presenza delle colture di zona, le piante con le loro caratteristiche, le ricette.
Ricreate scene come la vecchia contadina che lavora la canapa e il vignaiolo che pigia l’uva, poi i bambini intenti in antichi giochi, i costumi tradizionali e tanto altro.
Non poteva mancare quindi la canapicoltura che anche in quest’area dell’Italia ha rappresentato molto per l’economia agricola e rurale. Così Casalciprano ha un luogo dove si racconta pure la canapa, le sue caratteristiche insieme a quelle dei cereali, delle piante mediche, il loro utilizzo e le loro proprietà.
Museo di grande interesse, particolareggiato e innovativo nella sua veste, tanto da essere inserito nella lista dei Luoghi della Cultura del Mibact, il ministero dei Beni e della Attività culturali e del Turismo.
Nato nel 2004, rappresenta quindi una sorta di viaggio nel tempo con un percorso che si snoda anche all’interno di abitazioni ristrutturate per farne sale espositive vive, sculture, oggetti, costumi, pannelli con informazioni, documenti fotografici e cartacei originali della vita contadina, ambientazioni perfettamente ricreate a testimonianza di un passato poi non così lontano.
Un modo vincente per far rivivere queste case medievali vista la forte migrazione che ha ridotto la popolazione residente a circa 600 anime, anche se in tanti hanno ristrutturato le case e le hanno messo in vendita.
Per informazioni e visite guidate è possibile chiamare il numero 331.5396595 oppure si può contattare direttamente il Comune di Ciprano telefonando allo 0874.504131 – email: comunecasalciprano@libero.it
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