Con la stampa 3D il manufatto torna a essere un pezzo unico: l’esperienza della ditta DECOR
La riscoperta dei materiali naturali, nella loro forma primigenia come anche in nuove declinazioni (come le bioplastiche non derivate dal petrolio) è insieme la riscoperta di un modello artigianale di creazione e sviluppo svincolato dalla standardizzazione industriale.
Gli anni 60, con la nascita dell’oggettistica in plastica, segnarono l’inizio dell’era della massificazione del prodotto, della sua infinita replicabilità, a basso costo e in grandi numeri. Un modello che ha portato, tra l’altro, alla più colossale produzione di rifiuti plastici della nostra storia, con masse non biodegradabili che affollano (in innaturali isole galleggianti) perfino gli Oceani.
Al contempo, il modello della produzione in serie ha appiattito il valore dell’oggetto e il costo del lavoro umano che c’era dietro, espellendo gradualmente ma inesorabilmente dal circuito produttivo l’artigiano e la sua bottega, il manufatto come, appunto, connubio tra la materia e la mano dell’uomo. Quali siano oggi le ricadute nefaste della standardizzazione industriale, appare evidente a tutti, soprattutto alle generazioni più giovani, le quali – non a caso – cercano nuovi modelli produttivi e di sviluppo, che ridisegnino le priorità di un’economia che deve ritrovare il suo essere sociale, rimettendo al centro l’ambiente e la persona.
E’ dunque emblematico il caso di una giovanissima azienda, fondata a Viterbo a gennaio 2017: la DECOR 3D Art & Design. Come ci spiega il fondatore (insieme a due soci), Mattia Belli, la ditta non dispone di un catalogo. “Semplicemente, sarebbe impossibile stamparne uno. In quanto ogni e ciascuno dei nostri prodotti in 3D rappresenta un pezzo unico. Una creazione non ripetibile, personalizzata in ogni dettaglio – sulla base di modelli di massima, così come di idee soggettive – a seconda delle esigenze del cliente”.
Tra i materiali impiegati, anche le bobine di bioplastica da Canapa della già nota Kanesis (cfr. precedente articolo). Mattia ci dice: “Oltre alla HempBioPlastic (HBP), utilizziamo materiali naturali come il legno. Essendo io salentino d’origine, particolare predilezione va al legno d’olivo. Inoltre impieghiamo sughero, cocco, mais e altri materiali per la realizzazione di oggettistica, elementi d’arredo, vasellame, ecc.”.
Utilizzando materiali naturali e perfettamente ecosostenibili, e con stampanti 3D, un’idea astratta può essere trasformata in oggetti concreti dalle forme moderne e insolite… ecco il manufatto del nuovo Millennio!
DECOR 3D Art & Design
Via Garbini, 69
01100 Viterbo
info@decor3d.it
www.decor3d.it
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