Cannabis terapeutica anche in ospedali e farmacie della Liguria: sì unanime all’ordine del giorno in Consiglio regionale
Voto unanime del Consiglio regionale ligure che approva la proposta nata dai consiglieri Gianni Pastorino e Francesco Battistini di Rete a Sinistra-LiberaMente e con la prima firma dell’ordine del giorno 215 a cura di Angelo Vaccarezza (Forza Italia). Quindi, cannabis terapeutica anche in ospedali e farmacie della Liguria raccomandando la rapida distribuzione del farmaco nelle sedi e nei modi opportuni.
Il documento è passato in Regione Liguria il pomeriggio del 27 giugno 2017 con il consenso di tutti i gruppi politici compresi Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Liguria popolare.
Primo firmatario del documento è Angelo Vaccarezza (FI), carta sottoscritta anche dal collega di partito Claudio Muzio e da Gianni Pastorino di Rete a sinistra & LiberaMENTE Liguria.
Come sottolineato nel resoconto della seduta consiliare, l’ordine del giorno intende rammentare che la Liguria è dotata di una legge regionale, la numero 28 del 9 agosto 2013 che ha modificato la precedente legge ligure 26 del 3 agosto 2012 sulle “Modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”.
La norma del 2013 stabilì che i farmaci cannabinoidi possono essere prescritti dal medico specialista del Servizio Sanitario Regionale e dal medico di medicina generale con oneri a carico dello stesso Servizio Sanitario, sulla base di un piano terapeutico.
Il documento votato il pomeriggio dello scorso 27 giugno impegna la giunta ad attivarsi per garantire l’erogazione del farmaco secondo quanto stabilito e sulla base di precise, documentate e appropriate indicazioni mediche. Luoghi di erogazione ospedali e farmacie in accordo con Federfarma, su prescrizione del medico specialista dopo la verifica dell’inefficacia di terapie tradizionali.
L’ordine del giorno delinea uno stretto rapporto con l’UniGe, l’Università di Genova. Questo accordo con l’Ateneo intende portare avanti la ricerca scientifica sull’uso della cannabis nel campo delle patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie includendo, naturalmente, l’utilizzo nella terapia del dolore. Ogni Asl dovrà monitorare periodicamente il numero di pazienti trattati, il consumo dei medicinali cannabinoidi e l’andamento della spesa in questo comparto.
In più viene stabilita la necessità di un continuo aggiornamento e di una tempestiva informazione sul tema tra medici, farmacisti, pazienti e cittadini in genere.
Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti, oltre a Vaccarezza, anche i consiglieri Gianni Pastorino, Francesco Battistini, Luigi de Vincenzi (Pd) e Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità.
Come già sottolineato da Vaccarezza a Il Vostro Giornale, “L’uso terapeutico della cannabis è da sempre tema delicato e controverso. Con l’approvazione di questo ordine del giorno abbiamo fatto un piccolo passo avanti nella tutela del malato e nel rispetto di quanti, a causa di patologie gravi, devono affrontare sofferenze fisiche decisamente invalidanti. Oltre alla richiesta alla giunta affinché si attivi per l’erogazione del farmaco a carico del servizio sanitario regionale, sappiamo che è necessario anche gettare le basi per dare agli operatori del settore appropriate indicazioni mediche e creare una rete di formazione. Chiediamo alla giunta di attivarsi anche per fare in modo che la somministrazione dei medicinali possa avvenire attraverso un doppio canale di distribuzione, sia territoriale sia in ambito ospedaliero”.
La legge ligure approvata nel 2013 introdusse i “preparati galenici magistrali” a base dei principi attivi cannabinoidi o farmaci cannabinoidi dettando le modalità di prescrizione all’articolo 2 di tale norma.
Quindi, “prescritti dal medico specialista del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e dal medico di medicina generale del SSR, con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale, sulla base di un piano terapeutico redatto secondo le specifiche disposizioni previste dalla normativa vigente. Restano salve le specifiche disposizioni previste dalla normativa vigente sulle modalità di redazione delle prescrizioni mediche”.
In più all’articolo 4 (in sostituzione del precedente articolo 7) sul contenimento delle spese per gli acquisti: “Al fine di ridurre le spese fisse per l’acquisto di farmaci cannabinoidi, la Giunta regionale verifica la possibilità di centralizzazione degli acquisti avvalendosi dell’Agenzia Sanitaria Regionale ai sensi degli articoli 62 bis e 62 ter della legge regionale 7 dicembre 2006, n. 41 (Riordino del Servizio Sanitario regionale) e successive modificazioni ed integrazioni“.
Poi il rapporto con l’approvvigionamento di farmaci cannabinoidi dall’estero descritto all’articolo 5 (al posto del precedente articolo 8): “Ai fini della fornitura al Servizio Sanitario Regionale, per ridurre la spesa dei medicinali cannabinoidi importati dall’estero, la Giunta regionale può stipulare convenzioni con centri e istituti autorizzati ai sensi della normativa statale alla produzione o alla preparazione dei medicinali cannabinoidi”.
A seguire l’articolo 6 che sostituì l’8 bis sulla Clausola valutativa: “Il Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria esercita il controllo sull’attuazione e sull’applicazione delle disposizioni della presente legge. A tal fine, entro il 31 marzo di ogni anno, a partire dall’anno successivo all’entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria una relazione recante:
a) il numero di pazienti trattati con farmaci cannabinoidi distinti per patologia e per tipologia di assistenza ospedaliera o domiciliare;
b) l’ammontare della spesa annua sostenuta per l’acquisto dei farmaci cannabinoidi e la sua incidenza sulla spesa del Servizio Sanitario Regionale;
c) l’emanazione degli indirizzi procedurali e organizzativi di cui all’articolo 9, comma 2;
d) le eventuali criticità riscontrate nell’attuazione della legge, anche con riferimento alle eventuali disomogeneità riscontrate sul territorio regionale e alle problematiche inerenti l’acquisizione e l’erogazione dei farmaci cannabinoidi”.
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