Bari, accordo Politecnico-Formedil per l’edilizia a base di canapa, ulivo e altre soluzioni ecologiche, efficienti
Eugenio Di Sciascio, rettore del Politecnico di Bari e Michele Matarrese, presidente del Formedil-Bari, scuola per la formazione professionale in edilizia, hanno firmato un accordo quadro per favorire la ricerca e la formazione nel settore dell’edilizia sostenibile in modo da definire un modello costruttivo mediterraneo che abbia come perno materiali e soluzioni tecnologicamente efficienti oltre che ecologiche, tra questi canapa e ulivo.
La sigla è stata apposta al documento l’11 settembre 2017 durante la Fiera del Levante di Bari.
“La collaborazione con il mondo universitario e della ricerca – ha risposto al Corriere Michele Matarrese – rappresenta un ulteriore elemento di dinamismo e innovazione a cui negli ultimi anni si va ispirando Formedil-Bari. Siamo orgogliosi di essere partner di un progetto di ricerca così innovativo e offrire supporto alla sperimentazione di nuovi materiali, in linea con i profondi cambiamenti che la cultura dell’edilizia sostenibile e del risparmio energetico richiedono al settore”.
“Il Politecnico conferma l’impegno ad una collaborazione sempre più stretta con le imprese – ha aggiunto Di Sciascio – In edilizia, così come avviene in ogni altro settore, le aziende hanno preso coscienza che l’investimento in ricerca e innovazione è decisivo, per restare al passo. Le richieste di collaborazione, che sempre più numerose riceviamo dalle imprese dimostrano ancora una volta come il nostro Politecnico, l’unico nel Sud Italia, sia un partner in grado di supportare efficacemente lo sviluppo industriale del territorio”.
Proprio nella sede della Formedil di Bari è esposta una realizzazione-tipo, un modulo abitativo costruito con quelli che sono stati definiti come scarti della coltivazione della canapa. il tutto nel classico abbinamento con la calce.
Si tratta dello “Smaw Building“, frutto di un progetto di ricerca del Politecnico che prevede anche l’utilizzo di altri materiali, risulta dalla potatura degli ulivi, della lavorazione della paglia, sansa esausta: a seconda delle loro proprietà troveranno posto nell’edificazione come stabilizzanti o additivi capaci di alleggerire le strutture in costruzione.
Gli enti coinvolti e i loro organi stanno collaborando per la definizione di vari aspetti: il Dipartimento delle Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari sta studiando nuovi materiali con elevato potere termoisolante, permeabilità e assorbimento; il Distretto dell’Edilizia sostenibile deve selezionare imprese associate per mettere a punto nuove tecnologie innovative; il Centro di Fisica Edile di Gravina deve coordinare l’ingegnerizzazione dei sistemi edilizi e lo sviluppo bioclimatico dei nuovi apparati tecnologici che riducano il consumo di energia; il Formedil-Bari farà da supporto alla sperimentazione e all’innovazione di nuovi modelli edilizi e nuove soluzioni tecnologiche sostenibili.
Sempre il Formedil coinvolgerà nel progetto gli allievi di un corso per operatore edile indirizzato allo scopo.
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