Primo Capodanno per Canapa Oggi e per i suoi lettori: Auguri per un felice e proficuo 2018!
Un primo anno avvincente quello che ha portato questo bollettino di informazione per il settore professionale a raccontare tante vicende e realtà della canapa italiana in raffronto anche con le omologhe estere. Primo Capodanno per Canapa Oggi e per i suoi lettori mentre si profila un nuovo periodo di 365 giorni, un 2018 cruciale per la filiera.
Primo Capodanno per Canapa Oggi – i settori cui hanno fatto capo tutti gli articoli scritti in 11 mesi
In “Coltivazione” i punti legati alla canapicoltura, utilizzo della pianta, i racconti di protagonisti che hanno per primi utilizzato la pianta su suoli italiani e di chi ha fatto vera e propria innovazione.
Nella sezione “Food” emerge la creatività dei sapori che tanto arricchiscono il panorama agroalimentare e dei piatti, dei vini, delle birre e delle idee nuove per allettare i palati, dare alimenti sani, appaganti, digeribili, capaci di far venire l’acquolina in bocca peccando poi di golosità senza conseguenze nefaste per il fisico.
Il “Tessile” è la sezione che affonda le sue radici nella tradizione italiana della canapa, la più antica e la recupera portandola all’oggi come fatto da aziende, iniziative, realtà di vario tipo. Un settore da riscoprire sulla propria pelle per un contatto a tutto benessere con il mondo, l’ambiente che ci circonda.
Sempre nel segno del benessere è la sezione “Cosmetica” dove primeggiano realtà e ritrovati che dalla canapa hanno tratto principi attivi, proprietà uniche per dare nuova vita al corpo in azioni mirate all’organismo nella sua totalità, dall’esterno e quindi sulla pelle, ma anche dall’interno.
In “Farmaci” il mare magnum dei preparati galenici e dei farmaci a base di canapa, settore che da solo calamita l’interesse di decine di migliaia di persone in Italia e centinaia di migliaia in ogni continente. Dalla terapia del dolore al trattamento dell’epilessia passando per importanti forme reumatiche. Ricerche per la lotta a diverse forme di tumori e tantissimo altro: una frontiera in continuo cambiamento e spostamento in avanti verso il futuro. Comparto in cui l’italia non può rimanere isolata e compressa tra difficoltà di approvvigionamento e insufficienza produttiva che colpiscono i malati e il futuro della ricerca nostrana.
Tra le categorie principali anche “Bioedilizia” che a ogni storia raccontata, a ogni azienda messa in risalto, a ogni novità tecnica posta in campo, regala sempre maggiori sensazioni di stupore verso la canapa capace di rivestire un ruolo primario nel donare a ogni uomo, famiglia, ambienti di vita protetti, salutari, innovativi nel pieno della riciclabilità dei materiali, dell’efficienza prima insospettabile, nel rispetto della protezione ambientale.
A seguire “Altro” per tutte le notizie non classificabili solo in una delle sezioni sopra descritte ed “Eventi” molto ricca per le tante iniziative che si sono svolte e che si svolgeranno dalle Alpi alle isole (e non solo): le fiere e i saloni internazionali, da Roma, Napoli, Milano, solo per citare alcuni dei luoghi dove sono andate in scena iniziative per informare, formare, mettere in mostra le capacità e le idee produttive, per confrontarsi su un universo così composito e ricco come quello della canapa.
Dulcis in fundo, la sezione “Primo piano” che è caratterizzata dalle notizie e dagli approfondimenti che hanno aperto l’home page di Canapa Oggi.
Primo Capodanno per Canapa Oggi – quel che c’è da fare
Perfezionamento di norme interne, di regolamenti legati alla legge 242 sulla filiera, a cominciare dal tenore di THC nel comparto alimentare della canapa, al rapporto con l’importazione di questi prodotti dall’estero, punto che ha fatto discutere e molto fa discutere.
Per giungere con efficacia alla realizzazione di questi primi punti e dei successivi cui qui si accennerà, occorre che la filiera della canapa italiana parli con voce unica e non spezzettata fra associazioni (da leggere l’articolo a questo link), federazioni che, da parte loro, sono utilissime oggi per raccordare un territorio composito e, ancora di più, lo sono state in un settore che muoveva i primi passi.
Oggi, però, occorre come il pane un coordinamento unico per contare sul serio nei palazzi istituzionali e nei confronti con le realtà estere.
Il Made in Italy legato al gusto e all’alimentazione non può aspettare ancora i tempi biblici ministeriali sperando in una capacità e obiettività che oggi sono sembrati piuttosto mancanti. Sapori e fantasia partono da menti creative, ma la materia prima deve avere una sua definitiva definizione di norma (fase già in fortissimo ritardo visto che, per la legge già citata, doveva essere conclusa entro luglio 2017).
Un 2018 cruciale per la cannabis terapeutica, con gennaio che dovrebbe decretare la fine (momentanea, purtroppo) della carenza di prodotto necessaria a tanti assistiti, malati, sofferenti che non possono essere aiutati efficacemente dalla farmacologia già esistente.
Deve prendere forma la struttura di trasformazione delle paglie, oggi per nulla sufficiente al decollo di un intero comparto della canapa che sarebbe capace di utilizzare queste parti della pianta per bioedilizia, bioingegneria e tanto altro. La creatività italiana non manca e di progetti già realizzati, già pronti e applicazioni se ne contano tantissime.
Fra le utilizzazioni, quella delle infiorescenze è lasciata ancora nell’oblio di un vuoto normativo e quindi alla creatività di chi deve escogitare un modo per sfruttarla, fortemente remunerativa a cominciare dagli agricoltori, ma non solo.
Mancano poli sementieri locali che affranchino dalle importazioni; mancano norme di sistema per finanziamenti e sostegni a una filiera che sta ancora muovendo i suoi primi passi; fonti per prossimi progetti di studio e sviluppo anche su nuovi mezzi da utilizzare in campo come per la mietitura.
A conclusione di tutto questo, infiniti auguri ai nostri lettori e a coloro che si aggiungeranno nel prosieguo del nostro lavoro di informazione analitica, attenta alle realtà produttive esistenti e alle novità, ai suggerimenti e alle segnalazioni che i lettori ci inviano e che continueranno a spedirci.
Raccontare innanzitutto, mettere in evidenza le esigenze, confrontarsi con quanto avviene all’estero: ci sono bisogni impellenti che devono essere soddisfatti per rendere la filiera della canapa italiana veramente grande, realizzando potenzialità oggi gigantesche.
Auguri per uno splendido e produttivo 2018!
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