Macaron e Marjanita, asse Parigi-Alassio per l’ingresso della Canapa nella dolcezza al palato
Celebri creazioni parigine e l’italianissima granita, due elementi di gusto che vedono l’arrivo di un ingrediente innovativo e prezioso. Macaron e Marjanita, asse Parigi-Alassio per l’ingresso della Canapa nella dolcezza al palato.
L’inventiva non ha confini né limiti, soprattutto quando si parla di gusto. In questo caso a essere protagonisti sono Perlecò, gelateria e laboratorio creativo artigianale di Alassio (qui precedente articolo su questa bella realtà) e la Pâtisserie Ladurée, una delle più famose pasticcerie parigine con filiali in tutto il mondo.
La Marjanita
Caldo, bisogno di frescura al palato regalando sapori unici. Oltre al gelato ecco la granita dalle classiche varianti siciliane, le migliori italiane e mondiali, fino alle rivisitazioni che avvengono in tutta la penisola, isole comprese.
Ad Alassio in provincia di Savona, la Pasticceria-Gelateria Perlecò (pagina Facebook) rappresenta un punto di forza nella ricerca del gusto. I suoi abbinamenti con l’ingrediente Canapa hanno sempre stupito e avvinto tutti.
Così, Mauro De Michelis, Mastro pasticcere e titolare di Perlecò, ha tirato fuori dal suo berretto da chef la Marjanita, granita alla Canapa. Naturalmente senza contenuto di THC come per tutti gli altri prodotti alimentari oggi in commercio e frutto della filiera della Canapa Industriale.
Da tempo il gelato e gli altri dolci alla Canapa di Perlecò (citandone un paio, la crema spalmabile CanaCiock o i cioccolatini CanaBaci) hanno già colpito nel segno.
Mancava quest’altra pennellata di sapore a completare il quadro.
Dare vita alla granita non è per nulla semplice, anche perché deve avere una consistenza che nulla ha a che vedere con il semplice ghiaccio tritato su cui versare uno sciroppo che insaporisce, cosa che invece è tipica della semplice Grattachecca romana.
La Granita è frutto di un lavoro lento e incessante della materia prima in purezza che può essere diluita in acqua. Il raffreddamento costante non per contatto diretto con ghiaccio ed elementi raffreddanti, senza mai smettere di rimescolare il tutto, pena la formazione di concrezioni ghiacciate.
Questa è una descrizione molto semplificata del processo di creazione di una granita, metodo che chi scrive questo articolo ha visto più volte in laboratori artigianali siciliani.
Alla complicazione della lavorazione per dare la giusta consistenza al risultato finale, si è aggiunto un ostacolo non da poco che De Michelis ha dovuto vincere, quello del dosaggio degli ingredienti in modo da rendere gradevole e gustoso il sapore alla Canapa.
Risultato ottimo e il suo vero debutto avverrà al Salone Internazionale della Canapa in quel di Milano (28 al 30 settembre), in modo da rendere la Marjanita gustabile da parte degli operatori italiani e stranieri presenti all’evento. Un’occasione da non perdere.
Questa nuova trovata rinfresca, è rigenerante e contiene tutte le proprietà nutraceutice tipiche della Canapa.
Macaron alla Canapa
Tradizione storica e avventura del gusto che trae sempre nuove prospettive dagli ingredienti naturali disponibili. Chi poteva riunire questi elementi se non la Pâtisserie Ladurée di Parigi?
La pasticceria parigina è nata nel 1862. All’inizio aveva forma di piccolo panificio ideato e realizzato da Louis Ernest Ladurée in rue Royale 16, in quello che era un quartiere d’affari in grande sviluppo, la Madelaine.
Tutto cambiò nel 1871 quando un incendio e il ridisegno della città da parte del Barone Haussmann, permisero la trasformazione in vera e propria pasticceria. Il Secondo Impero francese diede impulso alla bella società parigina, i caffè e i ristoranti eleganti, soprattutto a le Madeleine, diventarono punti di riferimento prestigiosi. Accade quindi anche alla Pâtisserie Ladurée.
Poi l’Esposizione Universale di Parigi nel 1889. La vita parigina esplose continuando nel 1900,
Intanto, Jeanne Souchard, moglie di Louis Ernest, ebbe l’idea di mescolare generi, caffè e pasticceria, dando vita a una delle prime sale da tè della capitale francese. Da lì il continuo successo.
La storia del Macaron Ladurée inizia con Pierre Desfontaines, cugino di Louis Ernest Ladurée. A metà del XIX secolo Pierre ebbe la buona idea di accoppiare le due conchiglie di amaretti e guarnirle con una gustosa ganache. Da quel momento, la ricetta non è cambiata.
David Holder e suo padre Francis Holder, fondatore del gruppo Holder, acquistano la Ladurée nel 1993 e ne aprono la sede al 75 Avenue des Champs-Elysées nel 1997. Da quel momento con la guida di David si è moltiplicata la sperimentazione di gusti e si è innescata l’espansione delle sedi nel mondo.
A dare una ventata di assoluta novità oggi è l’utilizzo della Canapa.
Il panorama si è arricchito con i Macaron alla vaniglia, ai fiori d’arancio e alla Canapa, questi ultimi venduti, per adesso, nella sola sede di Los Angeles.
Si tratta, sempre per quest’ultima soluzione, di una miscela che vede l’unione di cioccolato bianco e canapa.
“Amo sfidare i miei gusti – ha detto Elisabeth Holder Raberin, copresidente di Ladurée USA – e sono molto curiosa di sapere cosa mangiano le persone. Los Angeles è un enorme mercato che è molto importante e vedo molte tendenze nascere qui. Puoi trovare il gelato alla canapa (ndR: sarebbe da segnalarle il gelato e la granita di Perlecò) e io compro semi di canapa da mettere sul mio yogurt o da usare nel tè. È sano! Quando ho detto a Parigi che volevo un macaron alla canapa, mi hanno guardato come a dire: “Cosa?”. Hanno pensato che fosse super divertente, ma alla fine hanno trovato che sapore e colore fossero davvero straordinari”.
Chissà se in calendario è già fissata la data per la comparsa dei Macaron alla Canapa pure nella sede romana in via Borgognona di Pâtisserie Ladurée…
Intanto, proprio la scorsa settimana Ladurée ha servito assaggi del nuovo Macaron alla Canapa a un “high tea” nel suo salone di Beverly Hills, il tutto in abbinamento a un tè infuso con olio di CBD dal dispensario di cannabis The Pottery di Los Angeles.
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