Europa e Canapa: il consumatore-tipo di CBD per la salute nel Regno Unito
È donna e ha un’età entro i 35 anni il consumatore-tipo di CBD per la salute nel Regno Unito. La ricerca appena uscita è di CBD-Intel che fa studi di mercato globali e sui regolamenti delle varie nazioni sul Cannabidiolo, con particolare riguardo per i mercati non statunitensi, dal Canada all’Australia passando per l’Europa.
Un occhio di riguardo viene dato anche al tracciamento legale e ai dati quantitativi per il settore CBD nelle stesse aree studiate.
Innanzitutto bisogna dare una breve pennellata al quadro dell’offerta tramite i punti vendita britannici.
Il CBD sta crescendo enormemente fino ad avere anche posizioni dominanti nei negozi di alimenti naturali in tutto il Regno Unito, con la maggior parte delle marche trovate a Londra.
La grande prevalenza degli esercizi commerciali propone due settori-tipologie di prodotti:
- oli/tinture/spray;
- capsule/compresse.
Tutti i negozi esaminati propongono oli/tinture/spray, mentre il 64 per cento espone capsule/compresse.
Altri esercizi di alimenti naturali vendono prodotti per la vaporizzazione del CBD. La maggior parte delle aziende possiede uno o due marchi diversi.
Già un anno fa le vendite dell’olio di cannabis ad alto contenuto di CBD erano raddoppiate nel Regno Unito, gli acquirenti sono passati da 125.000 rilevati all’inizio del 2017, a 250.000 nello stesso periodo del 2018 (fonte Cannabis Trades Association UK) e l’andamento si consolida ancora.
Il consumatore-tipo di CBD per la salute nel Regno Unito: i particolari
Il profilo dominante è quello del consumatore che è a conoscenza del CBD o che lo ha già usato, è un individuo eticamente consapevole, attento ai prezzi, che si identifica con uno stile di vita sano che, quindi, influenza le abitudini di acquisto.
La ricerca di CBD-Intel ha anche rivelato che questo consumatore-tipo si interessa ai vari aspetti della sua salute e non associa strettamente il CBD alla marijuana.
Questo esame dei consumatori ha evidenziato come le probabilità siano maggiori per le donne come persone che possono aver provato la CBD, ben più rispetto agli uomini, un’evidenza di comportamento che si è manifestata agli occhi degli analisti di CBD-Intel verificando le scelte e i comportamenti di 1.000 intervistati.
Anche i consumatori che non hanno provato il CBD hanno un’opinione positiva e probabilmente lo considereranno nel contesto delle applicazioni mediche.
“Questo sondaggio è il primo di una serie di studi condotti da CBD-Intel sulle scelte e sui comportamenti dei consumatori di CBD – ha affermato Freddie Dawson, responsabile dei contenuti di CBD-Intel – I risultati, pur non essendo indicativi della popolazione del Regno Unito nel suo insieme, si rivelano una lettura affascinante e forniranno preziose informazioni alle realtà interessate nel CBD e alle industrie farmaceutiche della cannabis”.
“Ad esempio, un’alta percentuale di consumatori che non hanno ancora provato il CBD non la percepiscono come un prodotto di benessere – ha concluso Dawson – il che indica che ci sono un certo numero di potenziali lacune nel mercato. Gli sviluppatori di nuovi prodotti dovrebbero essere consapevoli di queste tendenze nel curare e mettere in pratica la loro strategia”.
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